Aprilia, l’anno di opposizione di Carmen Porcelli: arriva l’esposto anche sulla refusione delle spese legali

Un esposto in procura e alla Corte dei Conti sul caso delle refusione delle spese legali liquidate all’avvocato Martini. Il consigliere della lista Primavera Apriliana Carmen Porcelli chiude il 2015 con una denuncia contro la mala gestione del settore avvocatura e nella conferenza stampa di fine anno spara a zero contro le carenze della giunta terra che ha disatteso le promesse fatte in campagna elettorale. “La macchina da guerra dell’amministrazione Terra – accusa Carmen Porcelli- ha fatto retromarcia su molte questioni rispetto al programma elettorale e forse dal 2009 ad oggi ha cambiato anche il motore. Il caso di Martini è l’emblema della schizofrenia politica di una maggioranza che ha sistematicamente disatteso le promesse fatte in campagna elettorale. In particolare risuonano ridicoli oggi i cavalli di battaglia, contro Aser, Acqualatina e Turbogas. Senza riuscirci, la giunta Terra ha tentato di esternalizzare la riscossione. La gara è stata bloccata, intanto aumenta il numero di evasori, si incassa di meno e si investe meno, un fattore che si ripercuote sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. Diminuisce l’anticipazione di cassa, aumentano gli interessi e per l’ennesima volta è andata deserta la gara sulla gestione della tesoreria. Il futuro della città intanto, con la rinegoziazione dei mutui, è stato ipotecato fino al 2032, mentre aumentano le tasse per i cittadini di Aprilia, mentre l’Asam, sotto la gestione Biolcati, continua a produrre debiti. Per quanto riguarda la battaglia sull’acqua, la giunta Terra, che virtualmente ha sposato la battaglia contro Acqualatina, di fatto non ha fornito la corretta informazione ai cittadini sui rimborsi delle somme idriche pagate al comune e non ad Acqualatina. Chi non ha chiesto i soldi indietro, rischia di verde cadere in prescrizione quelle somme e per questo ho deciso di avviare una campagna informativa in solitaria che ha prodotto i suoi frutti”. L’esponente di centrosinistra non ha taciuto le criticità riscontrate nella gestione del settore ambiente e su un piano di protezione civile inutile senza una variante ad hoc per bloccare l’insorgere di impianti dannosi. “Pur avendo adottato il principio di precauzione- ha detto l’esponente della lista Primavera Apriliana- il primo cittadino preferisce non adottarlo e le biomasse proliferano su tutto il territorio. Non stupisce che un’azienda come Casale del Giglio, che ha sostenuto l’iniziativa del Comitato No Miasmi contro la Kiklos, non aderisca al marchio Città di Aprilia, trovandosi di fronte ad una amministrazione che di fatto non ha mai svolto una azione di contrasto agli impianti di trattamento tanto dannosi per il territorio, un esecutivo che non è in grado di programmare nulla. Lo dimostra chiaramente la gestione delle opere dei Plus, per le quali le casse dell’ente dovranno sborsare 500 mila euro per porre rimedio agli errori e ai ritardi. Il vero bluff però riguarda il risanamento delle borgate. La giunta di geometri infatti ha lasciato i cittadini nel caos e portato avanti il progetto Nuovo Borgo, irrealizzabile e dispendioso. Anziché anteporre interessi professionali e di categoria, sarebbe bastato invitare i cittadini a scaricare il regolamento sul sito dell’Ispra, che propone i vari modelli di impianti per la fitodepurazione, più economici e adatti ad ogni tipo di terreno, oppure addirittura l’ente avrebbe potuto rendere pubblico un progetto tipo per 50 abitanti equivalenti oppure organizzare consorzi per realizzare fitodepuratori per 2000 abitanti equivalenti, a costi enormemente inferiori a quelli previsti dal progetto Nuovo Borgo e quasi senza bisogno di manutenzione sulle opere”. Mentre il PD salva solo in parte l’operato delle civiche, il consigliere della Lista Primavera Apriliana spara a zero sull’intera compagine di governo e annuncia l’esposto presentato alla corte dei conti e in procura sul caso della refusione delle spese legali gonfiate a favore dell’avvocato Martini, che per aver difeso sei amministratori tra cui l’attuale sindaco sul caso delle assunzioni senza concorso ha percepito dall’ente di piazza Roma un rimborso di 60 mila euro per la difesa di soli tre amministratori, contro gli 8 mila complessivi previsti dalla sentenza della Corte dei Conti. “L’ex difensore del sindaco- ha dichiarato il consigliere Porcelli- dall’inizio dell’anno ha percepito dal Comune 126 mila 166 euro.  Incarichi affidati a dispetto della promessa di Terra di istituire un albo dei professionisti apriliani e farli lavorare a rotazione. È un altro segno evidente della schizofrenia politica e dell’arroganza dell’amministrazione, che ha totalmente disatteso il programma elettorale”.