Aprilia, associazioni e privati per salvare la sanità: il progetto Care for life per i malati oncologici

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20160204_155239La sanità che funziona sempre più spesso è affidata all’iniziativa di privati e onlus, che colmano il vuoto delle istituzioni, con tagli delle risorse sempre più drastici a scapito del servizio pubblico. Ad Aprilia l’esempio più lampante è rappresentato da Care for Life, l’associazione che presta cure ed assistenza ai malati di tumore e alle loro famiglie, potendo contare sul supporto economico garantito negli anni dalla Banca Popolare di Aprilia, che ieri pomeriggio, durante la conferenza stampa organizzata presso il poliambulatorio Asl di via Giustiniano, ha consegnato al presidente Arturo Castrillo e ai volontari della onlus un contributo di 20 mila euro per garantire il proseguimento delle attività. Servizi, garantiti agli utenti all’interno del poliambulatorio, che negli anni hanno permesso non solo di consolidare e accrescere il numero di utenti che si rivolgono alla struttura sanitaria di via Giustiniano, ma anche di creare una rete sinergica con i medici di base, passando dalla cura alla “presa in carico” del paziente a 360° gradi, non solo sotto il profilo della diagnosi e della cura, ma anche dell’accettazione della malattia con il supporto psicologico. L’unità locale è passata dalle 162 prestazioni del 2008 alle 5853 del 2015, grazie all’apporto fondamentale offerto dai volontari che operano all’interno dell’associazione. A relazionare dei traguardi conseguiti nei due anni di attività, il direttore della Asl Distretto 1 Belardino Rossi, il presidente di Care for Life Arturo Castrillo, il delegato del rettore della Sapienza di Latina Carlo Della Rocca, Silverio Tomao del Uoc della Asl di Latina, il dottor Anselmo Papa, oncologo vincitore nel 2015 del premio Bper, Angelo Fracassi e Alberto Mancinelli, che hanno parlato della scelta della Bper di sostenere i progetti della onlus apriliana.

Indagine epidemiologica. Durante l’incontro, l’oncologo della struttura ha voluto dedicare uno spazio anche all’indagine epidemiologica che la Asl di Latina sta effettuando sul territorio apriliano con il contributo dell’amministrazione. Per ora gli unici risultati raccolti riguardano l’indagine statistica condotta tra il 2000 e il 2013, che ha dimostrato ad Aprilia una maggiore concentrazione di tumori ai polmoni nell’uomo, di tumori ginecologici e alla tiroide nelle donne. Tra il 2000 e il 2013, mentre si è mantenuto stabile il numero dei tumori ai polmoni, si è fortemente ridotto il numero di tumori ginecologici. Nei prossimi mesi, l’indagine epidemiologica vera e propria servirà a chiarire le ragioni della maggiore incidenza e geo localizzare la collocazione dei malati sul territorio.

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Il sindaco di Aprilia Antonio Terra

L’Appello del sindaco. La conferenza stampa di ieri è stata anche la prima visita ad Aprilia del nuovo direttore generale della Asl di Latina, il facente funzioni Giorgio Casati. A lui il Sindaco di Aprilia Antonio Terra ha rivolto l’appello per una più equa distribuzione delle risorse.  “La Città di Aprilia – ha detto il primo cittadino – è carente di strutture sanitarie pubbliche e più volte abbiamo segnalato al Presidente della Regione una situazione al limite dell’insostenibilità. Abbiamo messo a disposizione dei locali per permettere l’istituzione di una Casa della Salute regionale, ma evidenziamo che tale struttura ha bisogno di personale per garantire l’erogazione dei servizi all’utenza. Riteniamo che la situazione sia critica e le proposte di miglioramento della situazione sanitaria territoriale viaggino a passo lento, destando anche preoccupazioni diffuse nella comunità. Questo territorio rivendica un riequilibrio dei servizi in relazione agli altri distretti sanitari, non per togliere ad altri Comuni, ma per ottenere ciò che ci spetta di diritto, rispetto alla densità demografica e all’incidenza di malattie croniche. Ad esempio, la sanità pubblica non può permettersi di non rimpiazzare il personale andato in pensione a causa del blocco delle assunzioni. Il mancato turn over per ragioni di contenimento delle spese rischia di comportare gravi riflessi negativi quando non addirittura la sospensione dell’erogazione di servizi fondamentali per il cittadino”.