Latina, il centrodestra è già sparito . “Forza Italia partito inaffidabile”

La conferenza stampa congiunta tra Calandrini, Calvi e Tiero, con Vincenzo Bianchi

“Non faremo mai una guerra tra bande”, aveva promesso Enrico Tiero (leggi), ieri sera, alla presentazione del movimento Cuori Italiani di Latina. Si riferiva al tira e molla con Forza Italia per le regole d’ingaggio sulle primarie. Regole già in larga parte concordate, ma su cui mancava l’autorizzazione del grande capo, il coordinatore regionale Claudio Fazzone. La linea degli azzurri era chiara: assicurare che non vi fossero contaminazioni nel voto da parte di chi aveva già votato per le primarie del centrosinistra (leggi). Gli altri, Ncd e Fratelli d’Italia, hanno sempre risposto per le rime, fino alla rottura totale, questa mattina, sancita poche ore fa da un comunicato di Alessandro Calvi, il segretario provinciale del partito e (ormai) ex candidato azzurro nel voto di coalizione.

Le reazioni sono state immediate. E feroci, come ci si poteva aspettare. Come nelle guerre tra bande. Il più duro di tutti. E anche il più veloce è stato Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d’Italia. Che dando degli inaffidabili agli ex alleati, sputa veleno in particolare sul loro dirigente locale. “Dopo Zaccheo e Di Giorgi, almeno una cosa è certa: non ci sarà un terzo sindaco eletto dal popolo e tradito dai consiglieri forzisti – scrive -. Calvi esegue il diktat del suo padrone e si ritira. Per un attimo (quando aveva depositato le firme per la sua candidatura) ci eravamo illusi che fosse diventato ‘adulto’. È evidente che in Forza Italia continua invece a prevalere il disegno distruttivo e disgregante che ha portato il centrodestra a Latina nelle attuali condizioni. Comunque, ce ne faremo una ragione. Meglio saperlo subito che su Fi non si può contare. Noi andiamo avanti, e senza alcun pregiudizio siamo pronti e aperti a dialogare con tutte le forze politiche e civiche della città, per costruire un centrodestra libero dagli interessi particolari e dalle prepotenze forziste, unicamente al servizio della città”.