Terracina, neanche fosse il rapporto Pelican

Da quel che sembra si tenta di insabbiare l’atto di citazione della Servizi Industriali contro il Comune di Terracina neanche fosse il rapporto Pelican della storia narrata nel romanzo di John Grisham o nella pellicola diretta da Alan Jay Pakula. Da palazzo ci si appella al mancato consenso (qualcuno lo ha chiesto?) della ditta che chiede il risarcimento di 10 milioni di euro per presunti danni subiti nello svolgimento del servizio di igiene urbana.

Un diniego non formalizzato

L’istanza di pubblicazione del Sestante, che ha ricevuto la condivisione della maggioranza dei candidati sindaci di Terracina, rimbalza sul muro di gomma di una presunta non ostensibilità dell’atto di natura civilistica. E non importa se gli effetti dello stesso rischiano di ricadere sulla collettività in termini di sacrifici. Stupisce, tuttavia che – visto il clamore della vicenda – l’attuale amministrazione comunale non abbia sentito finora la necessità di ufficializzare il diniego argomentandone le motivazioni tecniche, evitando così fuoriuscite in rete inutili alla soluzione.

Paese che vai, usanza che trovi

Certo stupisce come l’applicazione delle norme in termini di pubblicazione degli atti crei sacche diverse in cui andare a riporre le proprie convinzioni. Basta fare una semplice ricerca su internet per selezionare atti di citazione a volontà. Ne abbiamo estratto uno dal sito del Comune di Castellanza (Varese) che riguarda la richiesta di risarcimento danni presentata da una donna per una caduta accidentale contro il limitrofo Comune di Marnate. Settemila euro il presunto danno. L’ente che ha pubblicato l’atto non si è neanche preoccupato di oscurare i dati sensibili (e per questo non lo riproponiamo in questa sede) ricorrendo ai classici omissis, gli stessi utilizzati nella marea di sentenze che viaggiano on line tutti i giorni senza stravolgimenti di contenuto. Forse il Comune di Castellanza si è fatto firmare la liberatoria dalla donna. Chissà! Se poi ci si sposta sul piano della giustizia amministrativa verso cui il cittadino si rivolge per le impugnative degli atti amministrativi, il diritto di privacy del privato viene annientato di fronte a questioni che coinvolgono la pubblica amministrazione. Gli omissis non esistono. La resistenza lasciata trapelare in queste ore, dagli ambienti comunali, alla pubblicazione dell’atto di citazione della Servizi Industriali trova una difficile collocazione logica nel bailamme di carte bollate altrove reperibili. Ma questo è a Terracina dove la trasparenza messa in crisi dall’affaire rifiuti non fa altro che alimentare il sospetto per la copertura di chissà chi. Forse il Sestante avrebbe fatto meglio a chiedere copia direttamente all’ex gestore dei rifiuti.

L’assenza di Procaccini

“Ringraziamo i candidati sindaco, Gian Paolo Cesaretti, Alessandro Di Tommaso, Gina Cetrone, Gianluca Corradini e Arcangelo Palmacci – scrive intanto l’aspirante primo cittadino del Sestante Agostino Pernarella sul sito dell’associazione – per aver aderito alla nostra richiesta di pubblicazione sul sito del Comune di Terracina dell’atto di citazione della Servizi Industriali. Rinnoviamo l’invito agli altri candidati che non l’hanno ancora fatto e in particolare a Nicola Procaccini che dell’appalto sulla gestione dei rifiuti è stato un forte sostenitore. Ci rimane difficile capire come mai l’ex sindaco non abbia ancora condiviso la richiesta insieme agli altri candidati. Non ne capiamo i motivi che magari lui stesso piegherà non solo a noi ma a tutti i cittadini visto che parliamo di una richiesta milionaria. Attendiamo anche la sua adesione nelle prossime ora”. 

Quali norme?

“In queste ore circolano rumors sulla impossibilità a pubblicare la domanda giudiziale . prosegue Pernarella -. Voci confermate anche dai media. Alla base di tale presunto diniego ci sarebbe una sempre presunta natura dell’atto di citazione che gli uffici comunali, presumiamo quello legale, hanno annoverato tra gli atti cosiddetti ‘non ostensibili, ovvero non divulgabili’ come riportato oggi sul quotidiano Latina Editoriale Oggi. A supporto di questa tesi ci sarebbe anche della giurisprudenza, che ad oggi però non è indicata. Intanto se proprio dobbiamo addentrarci nel ginepraio di norme, regolamenti, commi e capoversi oltre che in quello della giurisprudenza, ci piacerebbe fin da subito capire come, visto che ad oggi non c’è stato alcun riferimento in tal senso.”

 Servizio pubblico soldi pubblici

“Ma al di là di questo aspetto – sono sempre le parole del candidato sindaco – che consideriamo di secondaria importanza e che lasciamo volentieri ai legali e all’incomprensibile lingua del burocratese, e anche su questo tema c’è ampia letteratura, la questione posta è semplicemente politica, perché davanti a una richiesta così forte, che qualcuno sta cercando di relegare a momento elettoralistico per togliergli peso e respiro, gli uffici avrebbero dovuto semplicemente accoglierla e quindi pubblicare le 150 pagine dell’atto di citazione con il quale la Servizi Industriali chiede 10 milioni di euro al comune di Terracina, ovvero a tutti i cittadini, per una serie di inadempienze e contestazioni contrattuali sorte nel corso della gestione del servizio. Servizio pubblico. Soldi pubblici”.