Latina, iscrizioni in picchiata nelle scuole dei Borghi. L’allarme dello Snals

I numeri delle iscrizioni al nuovo anno scolastico per i plessi dei Borghi e dei nuovi quartieri Q4 e Q5 a Latina dimostrano che a breve diverse scuole saranno in sofferenza e a rischio chiusura per l’impossibilità di realizzare nuove classi e un ciclo di continuità per gli attuali iscritti. L’allarme arriva dal segretario provinciale dello Snals (sindacato nazionale lavoratori della scuola) Canio Miele, che lancia un appello alla politica e alle istituzioni competenti per salvaguardare il futuro delle scuole periferiche della città, risorsa preziosa per le famiglie residenti in queste aree.

Iscrizioni in picchiata “I segnali che si registrano sul territorio – spiega Miele – evidenziano un calo delle iscrizioni per il prossimo anno soprattutto nei plessi di Pantanaccio e Gionchetto (nessun iscritto in prima elementare); via Po (52 nuovi iscritti alla prima media), Don Milani (97 nuovi iscritti), e in generale in tutte le scuole dei Borghi e dei quartieri periferici della città, dove non ci sono più i numeri per formare le nuove classi della primaria per il nuovo anno scolastico con gravi conseguenze sul tessuto sociale, sia in termini di servizi che di opportunità di lavoro per le famiglie e il personale docente e ata”.

Fuori dal centro quartieri degradati e abbandonati Ad influire sul calo delle iscrizioni nei plessi lontani dal centro cittadino sono soprattutto le condizioni di degrado ed abbandono in cui versano i quartieri periferici e i Borghi, che spingono i genitori ad iscrivere i propri figli nelle scuole del centro, nonostante le difficoltà e i disagi legati ai collegamenti, alimentando in questo modo il graduale spopolamento dei plessi periferici. “Le problematiche legate alla carenza di servizi e strutture adeguate insieme al degrado che affligge i Borghi e i quartieri Q4 e Q5 – sostiene lo Snals – sono alla base del fenomeno di spopolamento dei plessi periferici che andrebbero invece valorizzati e salvaguardati attraverso interventi mirati, dei quali dovrebbero farsi promotori tutti, dalle istituzioni, ai rappresentanti della politica di ogni partito. Rispondere alle esigenze delle famiglie e dei giovani studenti significa investire per potenziare i servizi e adeguare le strutture scolastiche, per impedire, che ancora una volta siano le realtà più piccole e i quartieri più lontani a pagare il prezzo più alto della crisi economica in atto”.

Scuole che scoppiano e quartieri che muoiono “Un quartiere dove la scuola pubblica chiude perché non ha più nuove iscrizioni, rischia di fare la stessa fine. Come è accaduto per la materna di via Milazzo – conclude Miele – sono anni che lo Snals è in prima linea per rilanciare e potenziare i servizi delle scuole dei Borghi e delle aree periferiche della città, in quanto risorsa preziosa e insostituibile per le famiglie che abitano in queste zone. Per questo lanciamo un nuovo appello alle istituzioni e alla politica perché si mettano in campo tutti gli strumenti per salvare i plessi dalla chiusura e rilanciare il valore di questo servizio in ogni quartiere, rivedendo anche l’assetto scolastico e la funzionalità degli istituti comprensivi, con maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi che vivono fuori dal centro”.