Aprilia, 250mila euro per far rivivere il Museo della civiltà contadina di Carano

L’amministrazione comunale di Aprilia ha stanziato 250mila euro per far rivivere il museo della bonifica e della civiltà contadina di Carano. Questa mattina è stato approvato il progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione che permetteranno di rimettere in funzione lo spazio culturale situato alla periferia sud di Aprilia, a pochi passi dalla tomba di Menotti Garibaldi. La struttura servirà per ricordare la bonifica e le origini rurali della città. Dopo lo studio di fattibilità, con la designazione del tecnico incaricato di elaborare il progetto esecutivo e seguire la direzione dei lavori, diventa più concreta l’ipotesi della rinascita del Museo della Civiltà contadina di Carano. L’amministrazione comunale, nel piano triennale delle opere pubbliche dello scorso anno, aveva previsto un impegno di spesa di 100 mila euro suddivisi nel biennio 2014-2015, fondi necessari per ristrutturare i locali che da anni versano in stato di abbandono e poter riaprire i battenti di uno dei pochi spazi espositivi del territorio dedicato a una pagina di storia legata alle origini della città. Con la determina 431/2014, l’esecutivo aveva affidato all’architetto Emanuela Brignone il compito di elaborare il progetto esecutivo e la direzione dei lavori, in incarico da 15 mila 757 euro per restituire alla città il Museo della bonifica e della civiltà contadina. Sede della scuola elementare fino agli anni ’60, l’edificio venne in seguito adibito per l’esposizione di attrezzatura e materiali agricoli usati nel corso degli anni ’30, subito dopo la bonifica e donati da alcune famiglie di residenti. Una destinazione mantenuta fino a 15 anni fa, quando il museo chiuse i battenti per problemi gestionali. Da allora l’edificio versa in stato di totale abbandono e venne anche occupata abusivamente da una famiglia poi sgomberata. I materiali esposti fino a 15 anni fa nel polo espositivo intanto non sono andati perduti. I residenti hanno provveduto a catalogarli e conservarli in vista della futura riapertura dei locali. Con l’approvazione del progetto preliminare, si avvicina il traguardo della riapertura del museo.