Priverno, Delogu rivendica l’operato della sua amministrazione

Angelo Delogu

Rimasto in silenzio per lungo tempo dopo la fine della giunta che ha guidato come sindaco, Angelo Delogu si annuncia come uno dei protagonisti dell’imminente campagna elettorale privernate anche se non è escluso che la sua corsa possa anche non essere per la poltrona di primo cittadino. Fatto sta che ci tiene a puntualizzare quanto fatto in un anno e mezzo di amministrazione, rispondendo alle critiche di chi lo accusa di aver fatto poco o nulla: “Recentemente gli imperterriti (pochi) seguaci di un passato da dimenticare (quello della giunta Macci) hanno sostenuto dalle pagine di un loro “giornaletto” che la mia amministrazione non avrebbe ottenuto alcun finanziamento, non avrebbe fatto nulla e si sarebbe limitata, dunque, a girarsi i pollici. Ecco, siccome ricevere critiche dagli esponenti della peggiore amministrazione della storia di Priverno, per me suona come un onore, sono stato a lungo tentato, come in tante altre occasioni, dal non rispondere. Ma siccome credo che sia anche necessario fare chiarezza a vantaggio di coloro che seguono poco queste vicende, lasciamo parlare i fatti, facendo per ragioni di spazio solo qualche piccolo esempio.
Ci siamo impegnati da subito a completare lavori fermi, facendo le opportune varianti e spendendo meglio i soldi a disposizione – vedi il parcheggio della stazione di Fossanova, 8 Scuole sparse sul territorio, le Tensostruttura di Ceriara, l’Area Archelogica di Mezzagosto – e di questo ne andiamo orgogliosi, perché abbiamo evitato che si disperdessero risorse e si accumulassero ulteriori ritardi.
Ancora ci siamo attivati con successo per non perdere i finanziamenti ed eseguire immediatamente i lavori di: 1) sistemazione di via Pozzaga; 2) bitumazione di via Cesare Battisti; 3) sistemazione del Centro Anziani; 4) sistemazione e restauro della Palestra del Montanino; etc.
Abbiamo recuperato altri fondi:1) Scuola di Ceriara (per 100.000 euro); 2) Scuola di Madonna del Calle (per 100.000 euro); 3) Centro di raccolta di Fontana Vecchia (per 60.000 euro).
Dopo anni d’incuria, siamo riusciti a realizzare diverse opere di decoro urbano (vedi la potatura straordinaria degli alberi) e di sistemazione e manutenzione di diverse strade, ad esempio: 1) Via Taborre; 2) Fosso Fabbo; 3) Via Pretara; 4) Via Prate Nove; 5) Via Spadelle Montalcide; 6) Traversa di via Madonna delle Grazie, etc. Abbiamo dovuto affrontare l’emergenza dell’alluvione, spendendo in lavori di sistemazione, pulitura di strade, fossi, canali, rifacimento centinaia di migliaia di euro.
In un anno ci saremmo potuti limitare questo. Ma non ci è bastato. Abbiamo risposto ad ogni singolo bando, regionale, statale e europeo, riuscendo ad ottenere tutti i fondi ripartiti, come ad esempio: Sistema Museale (75.000 euro); Politiche Giovanili (circa 20.000 euro); Accoglienza rifugiati (circa 700.000 euro in un triennio); Politiche culturali (circa 10.000 euro); Messa in sicurezza della scuola di Ceriara (più di 200.000 Euro); Efficientamento energetico di Piazzale Metabo (più di 200.000 Euro); Finanziamento per la raccolta RAEE (Rifiuti elettrici e elettronici) (circa 40.000 euro); Finanziamento per le celebrazioni della Seconda Guerra Mondiale (25.000 Euro); Finanziamento per il rifacimento della sentieristica del Castello di San Martino (100.000 Euro); Finanziamento per la redazione del Piano di Assestamento Forestale (più di 32.000 Euro); Finanziamento per il sostegno ai malati di SLA (28.000 euro), etc. Senza considerare i soldi che abbiamo ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti per pagare i debiti accumulati in anni di male gestione (più di 5.000.000,00 di Euro).
Stiamo parlando, insomma, di alcuni milioni di euro altro che “Zeru Tituli”.
Con noi Priverno è stato, se pur per brevissimo tempo, all’avanguardia per innovazione essendo addirittura finalista di un premio nazionale (SMAU 2015) per l’introduzione della raccomandata elettronica ed è stato, inoltre, inserito nell’osservatorio delle Città Intelligenti.
Mi fermo qui anche se potrei continuare a lungo. E scusate se è poco! Ma capisco che l’ex Sindaco e i suoi seguaci non si siano accorti di tutte queste cose: avranno passato troppo tempo nell’Europa dell’Est”.

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Luca Morazzano, giornalista pubblicista, nato a Sezze, vive a Maenza. Intraprende la via del giornalismo qualche tempo dopo la Laurea in Filosofia per tirarsi fuori dal dolce-amaro far nulla della disoccupazione dopo gli studi. Comincia dalla cronaca sportiva di incontri di calcio dilettantistico sui campetti di provincia (che ancora non abbandona); tenta la via dell'insegnamento senza successo qundi scommette tutto sull'informazione. Dopo esperienze varie, diventa corrispondente dai Lepini per il Giornale di Latina.