Terracina, comitato contro le antenne affila le armi e si rivolge al difensore civico regionale

Alessandra Di Paola

Via la parabola da piazzale Donatori di Sangue a Terracina. La richiesta cade nel vuoto, nonostante la raccolta di 500 firme. Ad oltre un mese dal deposito della petizione presso il Comune, il comitato spontaneo promosso dall’avvocato Alessandra Di Paola denuncia la latitanza dell’amministrazione. A fronte dell’autorizzazione rilasciata alla società Wind per l’istallazione di una stazione base mobile di 30 metri, il comitato aveva chiesto: l’inclusione delle zone destinate ad attività sportive (Palazzetto dello Sport in primis) tra quelle sensibili nelle vicinanze delle quali non possono essere installate antenne; la revisione del Praeet risalente ormai al lontano 2009 e nato come piano dinamico , che non è mai stato aggiornato; il monitoraggio e  bonifica del territorio del Comune , come previsto nel Regolamento; informazione al comitato dei cittadini non appena giunge in Comune richiesta di installazione di nuova antenna; la delocalizzazione dell’antenna di Piazzale Donatori di Sangue; il rispetto del Regolamento attualmente vigente in merito all’iter amministrativo in attesa di revisione

“Trascorsi oltre 30 giorni dal deposito delle firme – afferma l’avvocato Di Paola – e nonostante mi sia recata nel frattempo personalmente agli incontri con il subcommissario e i dirigenti preposti denunciando il mancato rispetto del Regolamento e la carenza di regolarità nell’iter amministrativo di autorizzazione, proponendo possibili soluzioni alternative, ad oggi nessuna risposta è stata data ai cittadini. Per questo motivo è stata inoltrata istanza al Difensore civico regionale, organo imparziale che ha il compito di controllare il rispetto del buon andamento dell’amministrazione, affinché chieda spiegazioni al Comune del suo operato”.

Il comitato fa notare che in altri comuni della provincia si sono avute iniziative diverse da parte delle amministrazioni: “Il sindaco del Comune di Formia, a seguito della protesta dei cittadini, tra l’altro non manifestatasi come nel nostro caso con esplicita petizione, ha provveduto con ordinanza a sospendere i lavori  di installazione di un sito di telefonia e si è schierato al fianco dei cittadini nella battaglia legale. Anche a Minturno lo  stesso problema è stato affrontato  fianco a fianco dall’amministrazione e dai cittadini. A Terracina si è scelta la strada dello sdegnoso diniego di apertura al dibattito, perpetrando il comportamento delle precedenti amministrazioni”.

I partecipanti al Comitato fanno presente che sono pronti ad assumere tutte le iniziative atte a tutelare i loro diritti, ivi comprese impugnazioni, azioni di risarcimento del danno correlate alla riduzione del valore degli immobili a seguito dell’eventuale installazione dell’antenna nei confronti del Comune e dei gestori .

L’avvocato Di Paola fa sapere di aver inviato la petizione anche ai Ministeri competenti e alla Regione e di aver contattato i referenti degli altri Comitati costituiti nelle città limitrofe, le associazioni ambientaliste attive sul territorio, quelle preposte alla tutela della salute e  l’Arpa Latina al fine di istituire un fronte comune nelle azioni a difesa della salute dei cittadini e per garantire la tutela dei loro diritti.

“Tutti i soggetti coinvolti – conclude – hanno mostrato sensibilità ed interesse per il problema, in particolare l’Arpa eseguirà le opportune rilevazioni come sollecitata da questo comitato, costretto ad intervenire per sopperire alle mancanze istituzionali che per troppo tempo hanno ignorato il problema”.