Crisi a Sabaudia, Avvisati replica a Gervasi e rilancia: pronti a consuntivo e bilancio

Non si è fatta attendere la replica di Vincenzo Avvisarti, presidente del Consiglio comunale di Sabaudia, all’ultimo intervento di Giada Gervasi, rappresentante di Cittadini al lavoro.

Vincenzo Avvisati
Vincenzo Avvisati

Gervasi, ieri sera, ha dichiarato che il mancato inserimento della mozione di sfiducia all’ordine del giorno, della prossima assise civica fissata per il 29 aprile, sarebbe da ritenersi fuori norma, per la violazione del combinato disposto dell’articolo 72 del Regolamento del Consiglio Comunale  e dell’articolo 52 del DLGS 267/2000. Per Avvisati le cose non starebbero così, poiché la mozione di sfiducia “ha un procedimento diverso dalle altre mozioni”. Ma c’è di più.

Avvisati si trova d’accordo con Gervasi in merito alle osservazioni che il consigliere di opposizione ha fatto circa il mancato inserimento all’ordine del giorno del conto consuntivo e del bilancio di previsione. Il presidente del Consiglio comunale replica di trovarsi d’accordo con la Gervasi e si è detto disponibile a convocare un Consiglio comunale ad hoc, con all’ordine del giorno i due documenti contabili e di condividere con lei tutte le problematiche inerenti e gli obiettivi da porre in essere. Avvisati si chiede se “Cittadini al lavoro” è disponibile ad affrontare questo percorso.

“Per quanto riguarda i punti all’ordine del giorno del 29 aprile (sentenza Papi, Pua aziendali e Regolamento edilizio) – spiega Avvisati – pongono ognuno di noi davanti a precise responsabilità nei confronti della città e non sono stati inseriti né per l’interesse della maggioranza né per l’interesse dell’opposizione ma solo nell’interesse della comunità.  Mancano altre iniziative, già pronte, come l’istituzione dei mercati settimanali a Borgo Vodice e a San Donato, e la individuazione degli orti sociali”.

“Ora mi rivolgo a quella parte della maggioranza – ne approfitta Avvisati per affrontare il nodo della crisi – che dice di essere stata bistrattata: si facciano nomi e cognomi di chi ha fatto minacce, di dire cosa era stato promesso e cosa non è stato rispettato”. “Tante volte ho chiesto informalmente di avere un confronto con tutti i consigliere – ha concluso avvisati – ma è stato rifiutato, mi dicessero veramente come stanno le cose, e quale sono gli obiettivi che sono stati mancati”.