Fondi, scongiurata la chiusura dell’ospedale. Simeone: “Follie della sanità laziale”

Il pronto soccorso dell'ospedale di Fondi

Abbiamo fermato in extremis alcuni trasferimenti che avrebbero sancito la fine dell’ospedale di Fondi. Suona più o meno così la nota diramata dal consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone, che ripercorre alcuni delicati passaggi di una vicenda davvero inquietante, ovvero la decisione, contenuta in una  nota di servizio, “di spostare gli anestesisti dall’ospedale di Fondi a Terracina già dai prossimi giorni e l’ipotesi di trasferire l’ostetricia al presidio di Formia”, vale a dire sancire la chiusura definitiva dell’ospedale San Giovanni di Dio. “Una scelta che non poteva cadere nel silenzio – sostiene Simeone – tanto che mi sono immediatamente attivato contattando il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e la cabina di regia della  sanità della Regione Lazio. Tutti mi hanno detto che non sapevano nulla di questo ordine di servizio e che tale ipotesi non troverà alcuna attuazione. Il direttore generale della Asl di Latina mi ha assicurato che provvederà, con una nota immediata, a bloccare tale trasferimento assicurandomi che gli anestesisti  resteranno all’ospedale di Fondi e che non ci sarà alcuno spostamento dell’ostetricia a Formia. Il presidente Zingaretti mi ha dato appuntamento a lunedì in consiglio regionale dove avremo modo, insieme al sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, di approfondire questa situazione, che comunque ha del vergognoso, e di trovare insieme delle soluzioni rapide e concrete”.

FOLLE BUROCRAZIA Simeone però non si ferma alla mera soluzione del problema. “Confido nel fatto che sia Zingaretti che Casati non si sottraggano alla parola data – dice il consigliere regionale di Forza Italia – ma credo che quanto accaduto sia inaccettabile. Lascia esterrefatti che un burocrate possa sostituirsi ai vertici della Asl e della Regione Lazio, agendo in modo autonomo e mettendo in atto azioni che avrebbero portato alla chiusura non di uno scantinato ma di un intero ospedale come il San Giovanni di Dio di Fondi fondamentale nella già precaria offerta sanitaria della provincia di Latina. Quanto accaduto rileva la mancanza di controllo e di organizzazione che in un settore come la sanità non può essere consentito. Attendiamo che Casati mantenga fede a quanto assicurato e lunedì avremo modo, una volta per tutte, di chiarire con Zingaretti il futuro dell’ospedale di Fondi e di tutte le strutture della provincia di Latina che non sono i pezzi del Monopoli su cui riversare le proprie incapacità ma elementi fondamentali per un’offerta sanitaria capillare sul territorio. Siamo stanchi di dover correre ai ripari, i cittadini non meritano questo stato di incertezza e di approssimazione in scelte determinanti per la loro salute e per la loro vita”.