Latina, spartizioni sugli scrutatori: il nuovo penoso spettacolo della politica

I politici scelgono la nomina diretta degli scrutatori sezione per sezione mentre solo il subcommissario prefettizio procede al sorteggio della sua quota. Si sta svolgendo da tre ore ed è ancora in corso la commissione elettorale, l’unica rimasta in piedi dopo il commissariamento e nella quale sono componenti esponenti dei gruppi politici dell’ex amministrazione Di Giorgi, Aristide Carnevale del Pd, Mauro Anzalone di Forza Italia, membro supplente che si è presentato al posto del titolare Lucantonio e Ivano Di Matteo di Forza Italia. Si decideva con quale criterio, se il sorteggio o la nomina diretta, procedere per scegliere i 470 scrutatori che dovranno presidiare le operazioni di voto di 119 sezioni sul Comune capoluogo. Il subcommissario Scipioni, presidente della commissione e rappresentante del Comune e’ stato l’unico a sostenere il sorteggio nella linea – ha detto – del rispetto di una maggiore trasparenza, equità e par condicio rispetto alle possibilità offerte a tutti gli iscritti all’albo. Gli altri esponenti hanno invece scelto la nomina diretta. La ragione l’ha spiegata Di Matteo in quattro motivazioni: 1) albo non aggiornato; 2) la nomina diretta consente di ovviare al disservizio inserendo persone motivate; 3) il 70% dei sorteggiati non si è presentato al referendum (ma il commissario aveva fornito invece dati sul 35%: su 356 non si erano presentati in 120); 4) vengono forniti nomi di disoccupati e studenti.
In realtà tra i nominati figuravano molti ultra sessantenni e alcuni nomi forniti da Aristide Carnevale non erano presenti nell’albo degli scrutatori e sono stati depennati. Tensione nel Pd, il partito che ha sempre espresso la posizione del sorteggio e che era in disaccordo con Aristide Carnevale Sin dalla commissione del referendum. Commenta Fabrizio Porcari: “E’ impensabile che per esercitare il ruolo di scrutatore nelle consultazioni elettorali, i cittadini debbano avere un amico consigliere comunale. Il partito Democratico ha più volte ribadito la sua posizione ufficiale, vale a dire il rifiuto categorico di ogni logica clientelare. In questa tornata elettorale, proprio perché riguarda delle elezioni amministrative e quindi con delle preferenze, riteniamo che sia immorale la nomina diretta degli scrutatori. Carnevale ha assunto un posizione del tutto personale dato che non fa più parte del PD come ha dichiarato lui stesso”.