Elezioni a Terracina, la sfida di Di Tommaso per voltare pagina: siamo la vera alternativa

Alessandro Di Tommaso

Alessandro Di Tommaso, 35 anni il prossimo 4 agosto, candidato sindaco a Terracina per il Pd, Terracina 2026, Insieme a Te. Già segretario locale del Pd, consigliere comunale, capogruppo, consigliere provinciale dem. Dopo gli studi ha deciso di rimanere a Terracina perché convinto di poter costruire il futuro nella sua città natale, ricca di potenzialità, con la forza e il coraggio di tutti coloro che affrontano quotidianamente le difficoltà. Scende in campo per la carica di primo cittadino poiché convinto che la città è orfana di un progetto politico. In questi mesi ha dato vita ad un programma di governo ricco di idee, mettendo a sistema i diversi aspetti sociali ed economici per una visione diversa della città. Laureato in Scienze politiche, lavora presso un’azienda agricola, ama lo sport all’aperto e la lettura. Fa trekking in collina nel tempo libero.

Ha sempre detto che Terracina deve uscire dalla nebbia di 14 anni di amministrazione di centrodestra. Quali sono i tre “danni” peggiori prodotti dalle giunte di Nardi e Procaccini?

A Nardi contesto la pessima gestione dei rifiuti, dei servizi sociali e delle scuole (ricordando che ha perso anche l’occasione per una nuova sede del Professionale) condotte nel corso delle sue amministrazioni. A Procaccini attribuisco la responsabilità politica della chiusura degli impianti sportivi, di una viabilità realizzata su un modello superato, la mancata soluzione per il centro anziani. A entrambi di aver governato senza alcuna pianificazione.

Dell’amministrazione “uscente” c’è almeno una cosa fatta bene? Se sì quale?

Un merito a Procaccini glielo do: ha portato a Terracina la Bandiera blu. Un vessillo da difendere e da valorizzare.

Un giudizio su questo anno di commissariamento dell’ente?

Il commissario Erminia Ocello ha rimesso in moto la macchina amministrativa e raggiunto obiettivi di bilancio. Con la gestione commissariale c’è stato un anno di intensa attività amministrativa.

Ha iniziato un percorso di incontri nelle diverse zone di Terracina. Dal confronto con i cittadini cosa l’ha colpita di più?

Mi ha colpito il fatto che molti miei concittadini sono alle prese con l’emergenza occupazionale. Mi ha colpito il fatto che in tanti denunciano un crescente degrado, in termini di assenza di politiche sociali.  

Quali sono le principali emergenze di Terracina?

Quelle che avvertono i cittadini: lavoro e politiche sociali. La città è bloccata, sono aumentate le distanze tra il centro e la periferia, tra chi vive nel disagio e chi sta bene, gli impianti sportivi sono chiusi, mancano centri di aggregazione.

Qual è la carta vincente per la svolta di Terracina?

Una politica attenta al settore agricolo, di investimenti per la cultura e i servizi alla persona.

Secondo lei, il servizio di raccolta dei rifiuti è organizzato bene?

Ritengo di sì, il sistema del porta a porta è l’unico possibile anche se è ovvio che tutto può essere migliorato. Penso ad esempio alle esigenze delle attività commerciali e produttive. Dobbiamo recuperare le aree abbandonate e provvedere ad interventi di derattizzazione e di disinfestazioni che sono anni che non vengono effettuati a Terracina.

La sua coalizione si avvale di due componenti civiche. A chi va il merito? A lei, al Pd o ai suoi partner?

Ad Arcangelo Palmacci che ha rinunciato alla candidatura a sindaco a fronte di una convergenza di idee arricchendo anche la nostra proposta; a Terracina 2026, ovvero ad un gruppo di persone “trasversali” che ha deciso di affiancare il Pd condividendone il progetto; al Pd che ha agevolato il processo che ha dato vita a questa coalizione uscendone rinnovato coerentemente alla prospettiva della condivisione.

Un giudizio su Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri e leader del “nuovo” Pd.

Sicuramente ha rivoluzionato la politica italiana, nei tempi e nelle modalità. E’ un premier al passo con i tempi ed esprime la volontà del paese di investire su una generazione nuova. Renzi si è fatto promotore del cambiamento.

Il candidato sindaco Agostino Pernarella l’accusa di aver speso soldi senza “tracciabilità” per la campagna elettorale. Cosa risponde?

Nulla, quando sarà il momento pubblicheremo il bilancio di questa campagna elettorale. Non ho nulla da nascondere.

Chi vincerà le prossime elezioni?

Io e la mia coalizione, perché noi siamo i titolari della vera alternativa; esprimiamo quella classe dirigente di cui ha bisogno Terracina. Noi, perché il nostro progetto è il più sano, il più bello e il più credibile.

Se dovesse andare al ballottaggio con chi vorrebbe vedersela?

Con Procaccini perché significherebbe, qualora si verificasse questa condizione, che la città abbia voluto compiutamente cambiare strada puntando su due “sindaci” giovani. La possibilità di vedermela con Corradini renderebbe più interessante la sfida perché sarebbe uno spareggio tra il vecchio modo di fare politica e il nuovo.