Intimidazioni di piombo ad Aprilia: negli atti del Comune il filo rosso con i precedenti attentati

Un atto inspiegabile, nei confronti di un funzionario mite e capace. Questa la reazione di chi negli anni ha imparato a conoscere l’ingegnere Corrado Costantino, responsabile del settore Tecnologico del Comune di Aprilia dal 2009. Un dirigente impegnato nel lavoro e che conduce una vita tranquilla, sposato e con due bambini, residente nel comune di Cisterna. Eppure ieri quei quattro colpi sparati sulla sua Hyunday a distanza ravvicinata da due uomini a bordo di una moto, poi fuggiti forse in direzione di via De Gasperi, hanno sconvolto quella vita tranquilla e gettato Aprilia ancora una volta nell’incubo delle intimidazioni. A fare chiarezza sulle ragioni che si celano dietro ai quattro spari, saranno i carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, che in queste ore stanno passando a setaccio vita privata, lavorativa e interpersonale dell’ingegnere. Dopo aver ascoltato i testimoni e lo stesso Costantino, i militari indagano in più direzioni. L’obiettivo è quello di non tralasciare alcuna pista, a meno che la stessa non porti ad un vicolo cieco. I carabinieri intanto hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private. La speranza è di trovare elementi utili alle indagini.
LA STAGIONE DELLE INTIMIDAZIONI Intanto quei quattro colpi hanno riaperto una ferita mai rimarginata per la comunità di Aprilia, catapultandola nell’incubo delle intimidazioni. Un salto indietro nel tempo al 25 agosto 2013, quando a essere colpito per la prima volta fu l’allora assessore alle Finanze e delegato ai rapporti con le municipalizzate Antonio Pio Chiusolo. La sua auto fu data alle fiamme e nel rogo bruciò anche l’auto del cognato Fabrizio Marras, referente provinciale di Libera. Il primo di tre gravi atti intimidatori che il 22 dicembre 2013 portarono alle dimissioni dell’ex delegato, incapace di reggere al peso delle minacce di morte verbali e dei 10 proiettili lasciati fuori dall’uscio di casa. Del secondo attentato, quell’uomo con l’accento calabrese che rivolse minacce di morte all’assessore parlando con un suo amico intimo, l’ex delegato ne parlò solo molti mesi più tardi, quando restrinse il campo indicando i settori più caldi per la pubblica amministrazione: l’urbanistica dove furono scoperte polizze fidejussorie false di alcuni costruttori, gli affari del cimitero, la Multiservizi e il settore dei trasporti. Settori dei quali, esclusa l’urbanistica, più o meno direttamente si occupa anche il funzionario colpito ieri, che in quanto responsabile del tecnologico si occupa di manutenzioni, indicando anche alla Multiservizi gli interventi da portare a compimento. Negli ultimi mesi quel tecnico capace ha curato anche i progetti legati ai Plus Aprilia Innova e ieri insieme all’assessore Vittorio Marchitti stava discutendo delle modifiche al trasporto pubblico. Forse si tratta solo di coincidenze e la verità è da cercare altrove. Ad alimentare dubbi la lunga lista di attacchi al cuore delle istituzioni. Il 16 dicembre 1999, 5 colpi di arma da fuoco raggiunsero l’auto del dirigente all’urbanistica Giovanni Della Penna, parcheggiata sotto il palazzo Comunale di Piazza dei Bersaglieri. Il 27 marzo 2007 invece venne data alle fiamme l’auto del capo di gabinetto del sindaco Santangelo Mario Catozzi. Altri dirigenti furono colpiti solo 4 anni più tardi, il 30 luglio 2011, quando ignoti appiccarono un incendio nell’abitazione di Ilvo Silvi, direttore del personale della Multiservizi e il 16 settembre 2011, quando fu data alle fiamme l’auro del direttore generale dell’Asam Fabio Biolcati Rinaldi. In quei quattro anni però molti furono anche i politici colpiti. IL 26 settembre 2007 l’abitazione dell’allora assessore ai Servizi Sociali, Giovanni Bafundi, viene raggiunta da alcuni colpi d’arma da fuoco; il gennaio 2008 l’auto della moglie dell’allora consigliere comunale di opposizione, Antonio Terra, viene incendiata; 8 febbraio 2008: la vettura dell’allora consigliere comunale d’opposizione, poi assessore ai Servizi Sociali della giunta D’Alessio, Mario Berna, diventa oggetto di un atto vandalico. Ignoti versarono acido sulla sua autovettura; 23 novembre 2012: alcuni colpi d’arma da fuoco vengono esplosi contro l’attività commerciale dell’allora consigliere comunale Giorgio Nardin. Solo coincidenze?