Latina, tutti gli ingredienti di una salvezza al cardiopalma

Ad un certo punto sembrava tutto compromesso, i risultati non arrivavano e la squadra pareva trascinarsi in campo, vittima di una condizione atletica mai ottimale e di evidenti limiti patiti a livello tecnico, caratteriale e di organico. Poi qualcosa è cambiato, grazie alle felici intuizioni di mister Gautieri e grazie alla reazione d’orgoglio di un gruppo comunque superiore a buona parte delle altre compagne di sventura nei bassifondi della graduatoria. Il Latina ha quindi riacciuffato la salvezza, grazie alla politica dei piccoli passi (pareggi in quantità pur di muovere la classifica) e grazie all’impennata finale, culminata con l’impresa di Pescara.

UNA DIFESA NON PIU’ BALLERINA

In diverse occasioni il Latina è stato frenato da reti subite alla prima occasione costruita dagli avversari, in altre i direttori di gara ci hanno messo lo zampino. Nel finale di stagione, però,la squadra ha ritrovato solidità e concentrazione. Grazie all’umiltà di Bruscagin, alla generosità di Calderoni e alla sostanza di Dellafiore. Ma grazie soprattutto alla rinascita di Riccardo Brosco, un “mastino goleador” tornato ai suoi livelli migliori nel contrastare gente del calibro di Calaiò, Ebagua e Lapadula. Del resto il centrale romano lo ha ammesso senza giri di parole, pochi giorni fa: “Quando sto bene in serie B ho pochi eguali!”.

UN CENTROCAMPO SENZA FRENO A MANO TIRATO

schiattarellaL’innesto di Bandinelli è stata una delle felici intuizioni di Gautieri. Il ragazzo non ha strabiliato, sia chiaro, però ha trasmesso freschezza e vitalità ad un reparto troppe volte compassato, prevedibile e ad autonomia atletica limitata. Insieme al baby della Fiorentina ha lasciato il segno il vero leader del gruppo, l’acclamatissimo Schiattarella, mentre ad intermittenza è riuscito a fare la sua parte anche capitan Olivera: Ruben ha avuto il grande merito di trasformare l’importantissimo penalty contro il Vicenza, ma soprattutto è stato capace di rimediare con il mestiere e l’esperienza ai passaggi a vuoto dettati da gambe e muscoli non proprio in formissima. Una citazione anche per Mbaye: poca qualità ma tanta esuberanza fisica, il ragazzo ha fatto la sua parte ripagando la fiducia del mister.

L’EROE PAPONI E UN ATTACCO RITROVATO

Paponi titolare contro lo Spezia?
Paponi, da Carneade a…eroe!

Le dolenti note hanno sempre riguardato l’attacco, sin dai tempi dell’addio a Jonathas. Corvia ha deluso, Boakye peggio, Acosty non ha praticamente mai giocato nel girone di ritorno. Al fronte offensivo hanno pensato allora il delizioso Scaglia, un ex terzino che ha dato il meglio di sé come esterno del tridente di Gautieri, e l’impreciso e frenetico Dumitru, tanto rapido e guizzante quanto pura incognita al momento di finalizzare. Il ragazzo ha comunque smentito tutti andando a segno a Pescara: avrà pure divorato tanti gol, ma quello più importante lo ha comunque realizzato! Dulcis in fundo l’eroe Daniele Paponi, travolgente assist man all’Adriatico e decisivo “rapinatore” da area di rigore nel match con il Vicenza: l’ex Carneade escluso dalla lista degli over, ripescato da Somma e rilanciato da Gautieri ha conquistato tutti con la sua rabbiosa generosità; non avrà i piedi di Van Basten ma in quanto a cuore e forza di volontà non è secondo a nessuno!

E ADESSO?

Adesso inizieranno le chiacchiere più o meno fondate legate alle sorti della società e a presunti avvicendamenti dalle parti di piazzale Prampolini. Chiacchiere che si propagheranno attorno al destino di Carmine Gautieri e di vari componenti della truppa nerazzurra. Le risposte offerte in campo dicono che il Latina non potrà e non dovrà fare a meno di pedine del calibro di Schiattarella, Scaglia, Brosco, Paponi e pochi altri. Le prime risposte che la piazza dovrebbe aspettarsi dovrebbero però riguardare ben altri argomenti: si decideranno a far riaprire la curva ospiti del Francioni? E sarà finalmente ampliata la Gradinata? La serie B è stata riconquistata sul campo, ma ora dovranno meritarsela anche lo stadio, la città e chi la governerà!