“Priverno ci unisce” punta al turismo: prioritario valorizzare i beni culturali

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Il candidato consigliere Rosella Tacconi della lista “Priverno ci unisce”, per Luisella Fanelli sindaco, interviene su turismo e beni culturali. “È un dato oggettivo – afferma – che Priverno e il suo territorio abbiano un patrimonio culturale di grande qualità ma con una potenzialità quasi inespressa. Monumenti, beni artistici, tradizioni, eccellenze gastronomiche e agro-alimentari non mancano, ciò che difetta è la qualificazione della rete dei servizi primari che ne possano favorire la fruizione per dare slancio, finalmente, al turismo, che stenta ad attestarsi come una fonte di ricchezza stabile, duratura e sostenibile per la città. È come se si abbiano degli ingredienti di prima qualità ma la procedura per farli diventare un piatto appetitoso difetti di qualche passaggio. Ciò ha fatto sì che Priverno e le sue ricchezze culturali siano affidate ad episodiche iniziative festivaliere, senz’altro lodevoli, ma prive di una programmazione e di un coordinamento che vada oltre i confini del territorio comunale, elementi che ci permetterebbero di dare un respiro più ampio a tali eventi e la giusta valorizzazione al tutto”.
“La gestione dei beni artistico-culturali ha spesso rappresentato un problema per l’ente comunale – afferma Rosella Tacconi – che ha scelto di condurla per proprio conto oppure ha delegato interamente al privato alcuni monumenti, soprattutto negli ultimi anni, non esercitando un controllo di qualità e privandosi di un introito che avrebbe giovato alle magre casse comunali. Anzi aumentandone le spese. Riteniamo prioritario, utile e necessario innescare un processo di valorizzazione dei beni culturali che preveda, prima della gestione vera e propria, un momento strategico/programmatorio che possa sfociare nella stipula di un accordo di gestione congiunta tra pubblico e privati. In tale direzione si muove la proposta di legge regionale n. 153 “Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio” che prevede contributi specifici per i centri con meno di 30.000 abitanti, per favorire la nascita di start up giovanili nei settori turistico-culturale e l’artigianato artistico”.
Cogliere opportunità di crescita e occupazione mediante attività innovative o di “tradizionale” cura e restauro dei beni artistici e culturali, è un’azione che sarà tra le priorità della coalizione Priverno Ci Unisce.
Creare una rete di eventi che uniscano più elementi caratterizzanti come l’eccellenza agro-alimentare e l’iniziativa culturale, si sta rivelando in altri luoghi la mossa vincente.
“Il nostro turismo è sempre stato del genere “mordi e fuggi” – precisa la candidata sindaco Luisella Fanelli – e la vicinanza di Roma finora non ci ha agevolato molto. Bisogna quindi dare vita a dei contenitori culturali periodici e duraturi che diventino degli appuntamenti fissi. Qualche esempio ben riuscito lo abbiamo già: è necessario continuare su quella strada.
Pensiamo alla valorizzazione della figura di San Tommaso d’Aquino e quindi di Fossanova e, per restare nel borgo, all’incremento di tutte quelle iniziative artistiche e musicali, finora promosse da associazioni, fondazioni e istituti scolastici, che trovano nelle sale del complesso abbaziale una splendida accoglienza. Anche la via Francigena, che insiste in modo importante sul nostro territorio, è una possibilità tutta da scoprire e da valorizzare.
Il sistema museale che rappresenta un elemento di grande qualità per Priverno, potrebbe diventare un centro di promozione culturale, dove accogliere cicli di conferenze su temi specifici, ospitati in spazi dedicati al suo interno. Lo stesso centro storico va reso protagonista di percorsi gastronomici e artistici, rendendo ancora più importanti le iniziative già avviate. La nostra idea su come impostare un nuovo corso è quella di attrarre visitatori e tutte le persone interessate ai vari settori culturali che saremo in grado di attivare (musica, storia, letteratura, creazioni artistiche, restauro) per creare una relazione virtuosa tra cultura-turismo-attività produttive. Questo trinomio rappresenta una delle possibilità più concrete per far uscire la nostra cittadina dalle secche della crisi ma, soprattutto, per ricondurla su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura”.