Professionista di Gaeta vittima di un ricatto a luci rosse, due arresti per estorsione e sequestro

Nel primo pomeriggio di oggi, al termine della brillante attività  condotta dal personale del Commissariato di di Gaeta,  sono stati tratti in arresto un uomo ed una donna di nazionalità rumena che avevano  reso la vita impossibile ad un uomo del posto. Un vero e proprio incubo per lui, libero professionista di 50 anni. Questi infatti, da circa un anno e mezzo, era divenuto vittima delle richieste sempre più insistenti ed estorsive della donna, con la quale in precedenza aveva avuto un rapporto sessuale.

L’uomo, benché timoroso che il rapporto fuori dal matrimonio potesse divenire di pubblico dominio e quindi rovinare il proprio menage familiare,  ma rassicurato  dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Gaeta, circa una decina di giorni fa ha deciso di denunciare tutto compreso un episodio  sfociato anche in un sequestro con conseguente pestaggio nelle campagne gaetane . Informata la Procura della Repubblica di Cassino, nella persona del sostituto  procuratore Mattei e con una indagine veloce e accurata, è stata ricostruita l’intera vicenda reiterata con sms e telefonate sempre più incalzanti.

A mettere  fine all’incubo del professionista gaetano,  che aveva già corrisposto agli aguzzini circa quindicimila euro ed a cui era stato richiesto l’esborso di ulteriori 50.000 euro, ci hanno pensato gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria che, presso la villa comunale di Formia, hanno tratto in arresto le due persone di nazionalità rumena e stanziali sul territorio: la 29enne Florea Ioana Felicia e il 26enne Florin Madalin Lupo.

Nei loro confronti le accuse di estorsione continuata, sequestro di persona e nei confronti dell’uomo  anche l’ipotesi di falso documentale stante che ha esibito agli agenti un documento d’identità palesemente falso sul quale sono in corso ulteriori accertamenti

Gli arrestati, come disposto dall’autorità giudiziaria di Cassino, sono stati associati rispettivamente presso le case circondariali  di Cassino e Roma.