Latina, gli autisti Atral si mobilitano. Sotto il Comune per spiegare a sindaco e assessore il Tpl

Non uno sciopero ma una manifestazione sotto il Comune per sensibilizzare sindaco e assessore a prendere coscienza di una situazione improcrastinabile che a Latina si chiama Tpl, trasporto pubblico locale. L’annuncio è per il 30 settembre e porta la firma del Sindacato unitario lavoratori – comparto trasporti. Gli autisti dell’Atral arriveranno in piazza del Popolo nella speranza che possano offrire agli utenti, in un futuro immediato, un servizio degno di una città capoluogo.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un lento e inesorabile peggioramento del servizio di Tpl del Comune di Latina – recita il volantino della protesta -, abbiamo organizzato manifestazioni, abbiamo fatto interrogazioni al Prefetto, denunce alla Polstrada, abbiamo sollecitato in tutti i modi le amministrazioni precedenti, ma tranne alcuni impegni, più di facciata che di sostanza, la situazione non è migliorata. Il parco bus ormai obsoleto (caldo destate, freddo d’inverno, eccetera) non consente una gestione del servizio adeguata alle esigenze della cittadinanza, degli studenti, dei pendolari. La riorganizzazione delle linee, il taglio dei chilometri ha aggravato la già critica situazione. In questo clima di incertezza non vediamo da parte della nuova amministrazione quella giusta attenzione, non sono ascoltate le parti sociali, non viene elaborato il nuovo capitolato d’appalto, vengono concesse proroghe al servizio trimestrali-semestrali che fanno vivere ai dipendenti nell’assoluta incertezza del loro futuro. Non abbiamo mai chiesto aumenti salariali ma soltanto interventi per migliorare la sicurezza degli utenti trasportati”.

Completamente “ignorato” da parte del Sul il discorso che l’attuale amministrazione comunale di Latina sta portando avanti per entrare a far parte di un ambito territoriale “allargato” ai comuni del nord della provincia. “Ignorato” probabilmente perché non risolutivo delle criticità attuali del servizio. “Non possiamo più aspettare – affermano i lavoratori -, il trasporto pubblico ha bisogno di programmazione, investimenti, idee. Una città moderna, proiettata al futuro deve avere nella rete urbana il suo fiore all’occhiello. Trasporto sostenibile, integrato, e capillare. Questo ci aspettiamo, per diminuire inquinamento e traffico”.