I rimaneggiati nerazzurri e i conti in sospeso con il Cesena

Correva l’anno 2014, era una primavera intrisa di grandi emozioni e di stucchevoli risultati. Era il tempo del Latina dei miracoli, quello che aveva convinto perfino la tiepida e modaiola città pontina a riempire gli spalti del Francioni. Sembrava una marcia senza ostacoli, ma quella truppa sorretta dal gladiatore Cottafava e da Jonathas, il più grande attaccante della storia nerazzurra (non ce ne voglia Mannagol), un ostacolo lo trovò. Era il Cesena di Bisoli, era quello spietato “Manuzzi” che poche settimane dopo essersi arreso ad un eloquente 3-1 dei Breda Boys si riscattò con un pesante e decisivo 2-1, firmato da Volta e Marilungo. Lo stadio che segnò la fine dei sogni  torna ora sulla strada del Latina, e lo fa in un momento delicatissimo per la classifica, per i programmi, per le speranze e per la stessa guida tecnica del club di piazzale Prampolini. L’undici pontino non vince in trasferta dal lontano mese di gennaio, insieme a Trapani e Avellino è l’unico a non aver ancora assaporato il gusto della vittoria. Come se non bastasse, in Romagna mancherà mezza difesa e anche gli unici, insieme ad Acosty, che sanno cosa vuol dire dribblare un avversario. In un quadro simile basterà solo questo per uscire dal tunnel?

 

IL CESENA E’ A SECCO, MA VALE LA SERIE A

I romagnoli non segnano esattamente da 300 minuti, hanno vinto una volta sola e sono appena riusciti a strappare un punticino nella trasferta di Ascoli, recupero della seconda giornata giocato martedì. La classifica non convince, mister Drago è ripetutamente punzecchiato dalla piazza e dalla stampa, eppure i presupposti per fare un campionato ben diverso ci sarebbero tutti. Basti pensare alla talentuosa tre quarti di cui dispone l’ex trainer del Crotone: a destra il furetto Camillo Ciano, micidiale sulle punizioni; sul versante opposto il dribblo mane scuola Inter Garritano, lo scorso anno ad un passo dall’approdo al Francioni; al centro, infine, l’ex di turno Karim Laribi appena ristabilitosi da un grave infortunio, desideroso di riprendersi la serie A sfuggitagli a Sassuolo. E’ un arsenale che fa paura, anche se ha le polveri bagnate.

 

DIFESA IN ALTO MARE, ATTACCO…SCONTATO

Al “Manuzzi”Vivarini si presenterà senza Dellafiore e con un Garcia Tena malconcio, senza dimenticare lo squalificato Scaglia, l’infortunato Gilberto e il lungodegente Pinato. Se lo spagnolo non ce la farà, sarà debutto per Coppolaro o per il “pontino” Maciucca. In mediana si contenderanno una maglia Mariga e Moretti, in attacco giocheranno ancora i “sopravvissuti” Boakye e Paponi.