Acqualatina, stop ai distacchi arbitrari. I sindaci affilano le armi: subito le dimissioni del Cda

“Andiamo avanti con la tabella di marcia che ci porta verso un tentativo di ripubblicizzazione e verso una rivisitazione della tariffa così come chiesto dai sindaci, ossia ridotta rispetto alla proposta avanzata dal gestore e con un minor costo a carico dell’utenza”. Così Eleonora Della Penna al termine della conferenza dei sindaci dell’Ato 4 riunita oggi a Latina per discutere su tariffe idriche e convenzione del sistema idrico integrato. L’ordine del giorno è stato integrato, su proposta dei sindaci di Latina, Aprilia, Bassiano e Nettuno, con la modifica del regolamento del servizio idrico e la determinazione sulla restituzione dei mutui.

“Dopo una lunga e concitata discussione dei punti all’ordine del giorno – ha riferito Domenico Guidi, primo cittadino di Bassiano -, finalmente la Conferenza dei Sindaci ha imboccato la linea intrapresa ormai anni or sono dal Comune di Bassiano ed ha votato la proposta di modifica al regolamento a favore e tutela dei cittadini utenti nei confronti del gestore privato Acqualatina. La modifica riguarda le modalità di stacco dell’utenza morosa operata sinora arbitrariamente dal gestore senza riguardo delle situazioni di disagio dell’utente. Divieto, quindi, di stacco arbitrario se non in presenza di una pronuncia del giudice. Approvata, inoltre, la deliberazione relativa alla restituzione dei mutui da parte del gestore ai comuni titolari delle reti e dei mutui stessi; restituzione mai effettuata dal gestore a danno dei comuni in termini di equilibri dei propri bilanci. Le proposte sono state approvate all’unanimità dei presenti (presenti i Comuni di Amaseno, Aprilia, Bassiano, Castelforte, Cisterna, Cori, Formia, Itri, Latina, Lenola, Maenza, Minturno, Nettuno, Pontinia, Priverno, Roccagorga, Sezze, Sonnino, Spigno, San Cosma, Terracina, Ventotene, ndr) e segnano, indubbiamente, una svolta ed una inversione di rotta a favore dell’interesse del bene comune dei cittadini e non dell’interesse privato dei pochi”.

Tra i punti all’ordine del giorno approvati ci sono anche uno studio di fattibilità per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per la revisione della proposta tariffaria in linea con le direttive dei sindaci che puntano ad un abbassamento dei costi a carico dell’utenza. E c’è soprattutto la richiesta di dimissioni dei rappresentanti di parte pubblica del Consiglio di amministrazione di Acqualatina. A tal proposito i sindaci hanno approvato a maggioranza (i primi cittadini di Latina, Cisterna, Formia, Aprilia, Cori, Roccagorga, Priverno, Lenola, Maenza, Amaseno, Minturno, Bassiano, Pontinia, Castelforte, Spigno Saturnia, Sezze, San Cosma, Nettuno, Terracina) un documento nel quale si elencano le motivazioni di richiesta di dimissioni che vanno sostanzialmente dal rinnovo dei consigli comunali ai diffusi disservizi idrici per “gravi inefficienze” del servizio.  “I sottoscritti sindaci – affermano nel documento – ritengono che tale scelta sia prioritaria rispetto a tutte le altre decisioni che l’assemblea dei soci dovrà assumere”.

“Ribadisco, soprattutto nella veste di sindaco di Cisterna – ha dichiarato il presidente Della Penna -, l’importanza del documento votato oggi rispetto alla richiesta di dimissioni dei membri di parte pubblica di questo Consiglio di Amministrazione. I sindaci hanno voluto dare forza a una richiesta che avanzano da mesi e che finora è rimasta inascoltata. Il contenuto del documento, sottoscritto da numerosi sindaci, va al cuore del problema e ribadisce l’esigenza che questa nuova rappresentanza istituzionale venutasi a creare a seguito del rinnovo di numerosi Consigli comunali, abbia la possibilità di affrontare gli importanti argomenti che riguardano la gestione del servizio idrico con una nuova governance in grado di dare le risposte che quella attuale non ha saputo dare in questi anni ai nostri territori. Anche oggi voglio ringraziare i sindaci per il loro prezioso contributo sul delicato tema della gestione del servizio idrico e sottolineo l’importanza e il successo della scelta fatta di condividere con tutti ogni passaggio fondamentale per il nostro Ato e quindi per il nostro territorio e i cittadini che siamo chiamati a rappresentare”.

La seduta si era aperta con un minuto di silenzio in ricordo del senatore Michele Forte, recentemente scomparso.