Formia, “Le memoria di Adriano” in scena nel suggestivo Cisternone romano

Si racconta che l’imperatore Adriano prima di morire cercasse un luogo nascosto sommerso, pieno d’acqua, per ritirarsi e custodire le sue memorie.

Così il 12, il 13 ed il 14 Ottobre circa 200 studenti delle scuole superiori della città di Formia prenderanno parte allo spettacolo “Le Memorie di Adriano” nel suggestivo Cisternone romano (I sec.  a.c.) all’interno del progetto “Ottobre dei Monumenti” promosso dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Formia.

“Le memorie di Adriano”, lo straordinario romanzo di Marguerite Yourcenar, sarà reinterpretato dal Teatro Bertolt Brecht all’interno del progetto “Officine culturali” della Regione Lazio e del riconoscimento del Ministero per i beni e le attività culturali.

Il cisternone diventerà la cattedrale sommersa dove l’imperatore affida le sue emozioni, i suoi pensieri ed i suoi amori all’amico Marco Aurelio, a tutti visitatori/studenti del liceo Pollione – Cicerone, dell’Istituto Fermi – Tallini – Filangieri e dell’Istituto Celletti. Lo spettacolo itinerante è pensato e costruito per il sito archeologico sommerso della città di Formia che magicamente diventa la cattedrale dove lo spirito dell’antichità rivive tra teatro, musica e danza.

Grazie alle parole di Adriano, si raccontano gli usi ed i costumi della vita nell’antica Roma del II secolo, il rapporto con le Lettere, con il mondo greco ma anche l’epoca del sovrano illuminato in cui non si credeva più agli Dèi ma in cui il cristianesimo non si era ancora affermato. Darà voce al sovrano della tolleranza, dell’arte e della filosofia l’attore Paolo Cresta accompagnato dalle musiche dal vivo di Maurizio Stammati e dalle danze di Elizabeth Stacey per la drammaturgia di Francesca De Santis e Paolo Cresta, la regia di Maurizio Stammati e le luci di Antonio e Giuseppe Palmiero.

“Quando prendo in esame la mia vita, mi spaventa di trovarla informe. In questa difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo; e le sue fortezze si confondono come quelle di un’immagine che si riflette nell’acqua”. (da Le Memorie di Adriano)