Latina, “Senza trasporti non c’è sviluppo”. L’appello delle Acli per l’avvio di progetti integrati

Nicola Tavoletta

La provincia pontina è sempre più isolata dal punto di vista della logistica e dei trasporti. L’allarme arriva dalle Acli provinciali che sollecitano le istituzioni locali a dare il giusto peso ad una situazione critica che è legata ad un settore centrale per lo sviluppo economico di un territorio e per il benessere di chi in provincia di Latina vive e lavora.

L’odissea dei pendolari

Tra le tante criticità che affliggono la provincia pontina – spiegano le Acli – ci sono: la riorganizzazione degli orari dei treni che svantaggia nella fascia pomeridiana i pendolari dell’area di Minturno, la cessazione del servizio ferroviario tra Priverno e Terracina, la poca efficienza dei collegamenti tra Latina Scalo e Latina centro, il ritardo dell’apertura dei cantieri della nuova Roma-Latina e il non completamento della strada 156.

“Non basta – spiega Nicola Tavoletta direttore provinciale delle Acli – che sindaci e amministrazioni manifestino attenzione perché ci si trova di fronte spesso a società nazionali o internazionali che seguono logiche non comunitarie né sociali”

La questione logistica integrata

Per le Acli provinciali di Latina diventa quindi necessario riaprire la questione della logistica integrata, istituendo un’assemblea comune tra rappresentanti istituzionali e parti sociali che possa esercitare una pressione politica per sbloccare i fondi necessari e i processi già in atto e che nello stesso tempo possa fornire soluzioni convenienti a quelle società che gestiscono i servizi di trasporto.

Il collegamento con Roma o l’autostrada

Tale questione strategica va affrontata in maniera comprensoriale – aggiungono le Acli – richiamando l’attenzione nazionale e regionale su un unico incontro che esprima l’unità della comunità pontina; non si può lasciare sola l’amministrazione comunale di Minturno o di Terracina per il problema dei pendolari o i lavoratori dell’Agro Pontino rispetto al collegamento con Roma o l’autostrada. Le Acli provinciali di Latina chiedono una unità istituzionale e si adopereranno nelle prossime settimane per aprire la prospettiva di questo lavoro sempre auspicato e spesso tralasciato.