“Cimitero a Latina, gestione da Procura e Comune complice in operazioni illegittime”

Il cimitero di Latina. Nel riquadro Sergio Sciaudone (foto setino.it)

Riesplode il caso del cimitero di Latina: il Partito comunista preannuncia un esposto in Procura dopo la pubblicazione dell’avviso choc del gestore del camposanto inerente la decadenza delle concessioni per chi non avesse sottoscritto un nuovo contratto. Pubblicazione effettuata sul sito istituzionale del Comune di Latina: “L’amministrazione comunale si è prestata ad una operazione – sottolinea il Partito comunista – che, a nostro parere, supera la soglia della legalità. In tanti anni non avevamo mai visto utilizzare uno strumento di comunicazione istituzionale per pubblicizzare operazioni di un concessionario di servizio pubblico”.

Gianfranco Buttarelli
Gianfranco Buttarelli

Buttarelli

Il segretario Sergio Sciaudone attacca a destra e a manca, mettendo nel mirino anche e soprattutto l’amministrazione di Damiano Coletta. Le dichiarazioni dell’assessore Gianfranco Buttarelli sulla legittimità della cessazione delle concessioni dopo i 50 anni, per il Partito comunista sono inaccettabili e vanno a cozzare “con svariate sentenze del Consiglio di Stato e del Tar, ad esempio il Tar della Sardegna (II sezione, sentenza del 19 gennaio 2006 numero 29) che arriva a sentenziare che ‘…le concessioni cimiteriali perpetue preesistenti al Dpr 10 settembre 1990 numero 285 rimangono assoggettate al regime giuridico vigente al momento del loro rilascio potendo essere modificate solo da espressa disposizione di legge, da novazioni consensuali o dall’avverarsi dei casi di estinzione’”. Sciaudone cita anche il Consiglio di Stato (V sezione, sentenzia 8 ottobre 2002, numero 5316) che ha stabilito che “… una concessione cimiteriale perpetua non può essere revocata e la sua cessazione può darsi unicamente nell’eventualità di estinzione per effetto della soppressione del cimitero”.

vincenzo-malvaso
Vincenzo Malvaso

Malvaso

Quindi, per il Partito comunista, la cosa assume aspetti inquietanti, “anche dopo le dichiarazioni di Vincenzo Malvaso in conferenza stampa, che peraltro non stupiscono minimamente”. Malvaso, a 48 ore dalla sua scarcerazione – l’ex consigliere comunale indagato per i fatti di Olimpia – aveva ricordato (il 30 novembre 2016) che Forza Italia nell’ultimo periodo della consiliatura di Giovanni Di Giorgi per ricucire con l’allora sindaco aveva posto tra le condizioni quella di riportare alla gestione comunale il cimitero, considerando anche illegittima la tassa sul morto.

damiano colettaLbc

“Insomma a pensare che tutto vada bene a quanto pare c’è rimasta solo l’amministrazione comunale targata Coletta – incalza Sciaudone – che tra le altre cose si era presentata agli elettori con un programma chiaro sul cimitero urbano ‘…Latina Bene Comune procederà alla verifica degli adempimenti contrattuali stipulati, con eventuale revoca della gestione per le vistose inadempienze riscontrate direttamente dai cittadini. In caso di contenzioso in Tribunale con l’attuale gestore verranno citali per danni erariali gli amministratori del Comune che hanno provocato la situazione attuale”.

L'assessore Giulio Capirci
Giulio Capirci

Capirci

 Poi ci sono le dichiarazioni dell’assessore Giulio Capirci sui 15 euro: “I contratti si rispettano”. Ma Sciaudone afferma che su questo si era espresso il Consiglio di Stato (V sezione, sentenza numero 806 del 13 maggio 1991: “Il vigente regolamento di polizia cimiteriale ha efficacia cogente ed è applicabile retroattivamente quando stabilisca norme interpretatrici di clausole di concessioni già rilasciate”.

cimiteroL’avviso minaccia

Secondo il Partito Comunista “pubblicare un atto privato su un sito di comunicazione istituzionale, atto che tra le altre cose stando alle sentenze non ha alcun fondamento giuridico, dà in una qualche maniera legittimità allo stesso agli occhi dei cittadini ignari”. Per il Partito Comunista, inoltre, quell’avviso sarebbe improponibile anche per il fatto che lo stesso contenga “la minaccia, in caso di mancata regolarizzazione, dell’avvio delle procedure delle che portano alla decadenza delle concessioni”. “Per quanto riguarda invece le concessioni ante 2008 – afferma il segretario del partito – per cui non si trovino i contratti ci sembra evidente che anche in assenza di questi si tratta di un fatto concludente previsto dal nostro ordinamento, cioè il fatto stesso che una salma sia nel loculo significa che il titolare della concessione ha pagato”.

La sede della Procura di Latina
La sede della Procura di Latina

L’esposto

Il Partito comunista presenterà un esposto in Procura affinché si valuti il monito del gestore a regolarizzare tutte le assegnazioni senza contratto o a subire dichiarazione di occupazione illegittima della sepoltura e la decadenza della assegnazione qualunque sia la sua epoca. “Ci siamo visti costretti a questo passo – conclude Sciaudone – anche vista la chiusura dell’amministrazione a dialogare con il Partito Comunista sulla problematica. Le nostre offerte di collaborazione hanno trovato una risposta che nei fatti non è né più né meno la filosofia del Marchese del Grillo ‘Io so io io e voi non siete un…’ per cui tutto è dovuto e la nostra disponibilità in realtà doveva diventare servilismo. Le precedenti amministrazioni, per lo meno, non avevano questa arroganza nei confronti dell’opposizione”.

Il Partito comunista non è l’unico ad aver annunciato un esposto in Procura sul caso. Il primo novembre anche l’associazione Contribuenti Italiani aveva fatto altrettanto.