Mobilitazione contro la Bolkestein ok, Aspal: ora il Governo faccia la sua parte

Mercoledì 15 marzo 2017, si è tenuta regolarmente La manifestazione nazionale, in Piazza della Repubblica a Roma, contro l’applicazione della Direttiva Bolkestein da parte dell’Italia ha avuto un’ampia adesione. Presente anche, come in altre occasioni, l’Associazione Produttori Agricoli del Lazio con molti suoi associati sia della provincia di Latina che dei Castelli Romani .

Il presidente Stefano Giammatteo, oltre che a ringraziare tutti i suoi associati per aver partecipato, ringrazia pubblicamente le associazioni autonome degli ambulanti, per aver organizzato la manifestazione nel migliore dei modi, e ricorda che questa direttiva europea qualora venisse applicata, danneggerebbe tutti gli ambulanti e tutti gli altri concessionari di occupazione su suolo pubblico, ivi compresi i produttori agricoli.

Per questo motivo, i manifestanti hanno ribadito a Roma, mercoledì 15 Marzo, la necessità non solo di dare una proroga sull’emissione di nuovi bandi, già concessa nel decreto mille proroghe fino al 31 dicembre 2018, ma di estromettere completamente da subito gli ambulanti, dall’applicazione di questa direttiva europea, cosa che ha fatto già anche la Spagna, altro stato membro della comunità europea, che ha pensato a differenza dell’Italia, di tutelare innanzitutto un settore che rappresenta una delle professioni più antiche del mondo, con una storia e una cultura socio-economica da rispettare.

“Sono circa 20.000 gli operatori solo nel Lazio che rischierebbero il posto di lavoro con l’applicazione della Direttiva Bolkestein – ha ricordato Giammatteo -, nonché 200.000 a livello nazionale. Dalla manifestazione del 15 marzo a Roma è emerso una volta per tutte che le organizzazioni professionali di categoria non ci rappresentano, sia quelle degli agricoltori che dei commercianti e degli esercenti, tant’è vero che molte associazioni autonome, da tutta Italia, si sono unite per riempire Piazza della Repubblica. La manifestazione si è svolta senza nessun tipo di tafferuglio, senza commettere alcun tipo di danno, e con la massima civiltà e rispetto delle regole. Il governo italiano, insieme ai due rami del parlamento debbono adesso tenerne conto. Aspettiamo a breve la convocazione di un tavolo di concertazione, che rappresenti veramente la base, cioè chi veramente opera in questo settore come ambulante e non solo. Siamo stanchi di essere mal rappresentati – conclude Giammatteo – e soprattutto ne abbiamo abbastanza di queste direttive europee come la Bolkestein, che privilegiano sempre le società di capitali e le multinazionali, ai danni delle varie categorie di lavoratori onesti, che si sacrificano giornalmente per garantire il pane quotidiano alle proprie famiglie, sperando di garantire a loro un futuro dignitoso!”