Calcagnini, la sfida nella segreteria PD: un Campo Aperto per riconnetterci con la gente

Andrea Calcagnini

“Non credete nel cambiamento che posso portare io, ma in quello che sta dentro di voi. Se qualcosa ha bisogno di essere aggiustato, mettetevi le scarpe, uscite e fatelo”, il cambiamento dipende da ognuno di noi”. Cita l’ultimo discorso da Presidente degli Usa di Barak Obama, Andrea Calcagnini, per spiegare le ragioni della sua decisione: proporre una candidatura alternativa e un modo  diverso di guidare il Partito Democratico della Provincia di Latina. “Perché -spiega – mentre  c’è chi pensa di sfidare l’attuale segretario  con l’affermazione  di sé ,riproponendo schemi e pratiche  che non abbiamo mai condiviso e sempre contrastato,  c’è  chi invece pensa di offrire una visione  più collettiva e più aperta alla politica , un ‘campo aperto’ per coltivare la passione  per  la politica e la politica delle idee”.

“Chi mi conosce  – afferma Calcagnini – sa che in questa candidatura non  c’è  un mio desiderio di affermazione o di riconoscimento di un ruolo, ma un’idea ed una proposta collettiva di cambiare le cose , di rimettere al centro la politica prima del sé, di assumersi insieme la responsabilità di passare oltre lo stallo e l’immobilismo che si arrende di fronte a  caselle da riempire, o a schemi di tattica retrodatata.  La sinistra che orgogliosamente e degnamente è rimasta nel partito democratico   crede in questa grande comunità di donne e di uomini e crede che le battaglie portate avanti dal Partito Democratico  sono il risultato dell’impegno anche di tanti di noi, che non se ne sono andati, che convintamente  continuano ad impegnarsi  perché un partito plurale è un partito che si arricchisce sempre di più, che non si chiude alle forze che chiedono di entrare,  che apre alla diversità di pensiero,  che non ha paura delle proposte  che non si massificano nel pensiero unico” .

“Noi – prosegue – continuiamo a crederci  mantenendo  la nostra identità  non rinnegando nulla della storia e della cultura politica della sinistra da cui molti di noi provengono ,  ma nello stesso tempo abbiamo  rispetto per coloro che provengono da altre culture politiche. Così come siamo convinti che questa nostra identità  necessariamente deve contaminarsi ed integrarsi con storie e culture politiche diverse  che hanno contribuito alla crescita del centro sinistra in Italia. Non a caso nella piattaforma  politico programmatica che accompagna questa mia candidatura sono richiamati i pensieri attualissimi di due Giganti della Politica:  Enrico Berlinguer e Aldo Moro. La nostra proposta di offrire una guida diversa nella conduzione del partito nella provincia parte da qui , parte dal protagonismo  delle storie di tanti che si vogliono  impegnare e rimotivare  mettendosi in gioco per dare  consistenza alle sue idee e vederle realizzate in progetti nel suo quartiere, perché vuole dare forza alle battaglie del PD per i diritti, perché sa che la diversità può diventare un’eccezionale risorsa, ma anche motivo di paura e divisione se lasciata nelle mani delle destre e dei populisti.  La vera sfida oggi è riconquistare e riconnetterci con  chi nella politica non ci crede più,  con  chi non va più a votare o con  chi subisce il fascino effimero di soluzioni demagogiche e superficiali, con chi pensa  che nulla cambia mai, che la politica è tutta uguale, abbiamo il dovere di rispondere non solo che non è vero, ma mostrargli quello che siamo e ciò per cui ci impegniamo. Noi affriamo, con la mia candidatura, una proposta vera di impegno  politico condiviso e partecipato  sulla linea politica che il PD provinciale deve assumere  sui grandi temi  dall’acqua ai rifiuti, all’ambiente,  dalla sanità alla scuola, passando per l’assetto del territorio ed il turismo , dalla scuola al lavoro. I giovani ci aiuteranno e ci coinvolgeranno n questo percorso  con la loro forza e la loro carica emotiva e trainante sui temi della formazione, dell’innovazione .Un vero “ Campo Aperto”.