Itri, sequestrata la piattaforma per la stazione radio base di ripetitore Wind

La piattaforma in cemento sequestrata ad Itri

 Sequestrata ad Itri, dal personale del locale Comando stazione Forestale, una piattaforma in cemento armato per la realizzazione di una stazione per la telefonia mobile in località San Cristoforo.

Le indagini, avviate a seguito dell’esposto di un comitato di cittadini, hanno permesso di accertare alcuni vizi procedurali nell’iter amministrativo autorizzatorio che di fatto inficerebbero la legittimazione della società Wind Telecomunicazioni spa, alla realizzazione della stazione.

Sono stati pertanto deferiti all’autorità giudiziaria la società committente, il direttore dei lavori e le imprese esecutrici le opere fino al momento realizzate oltre che la proprietà del terreno.

La normativa di riferimento in materia è costituita dal decreto legislativo 259/2003 che disciplina le modalità di realizzazione delle stazioni radio base, questo è il nome corretto, per la telefonia cellulare. In particolare le suddette installazioni, venendo equiparate a servizi di pubblica utilità, non hanno praticamente limiti di localizzazione consentendo di fatto alle società di telefonia di ubicare, secondo criteri di convenienza, gli apparati nel solo rispetto dei vincoli di carattere paesaggistico.

L’unico argine a questa sorta di tacita liceità è rappresentato dall’adozione, da parte delle amministrazioni comunali, di un precipuo regolamento (Piano comunale delle antenne) che definisca puntualmente l’ubicazione degli impianti anche se, nello specifico, il Comune di Itri non se n’è ancora dotato.

L’intervento degli uomini della forestale ha permesso di bloccare la prosecuzione dei lavori in un’area ubicata, fra l’altro, a poca distanza da un sito di interesse archeologico per la presenza dei ruderi della chiesa di San Cristoforo, risalente al 1300.

I resti dell'antica chiesa di San Cristoforo
I resti dell’antica chiesa di San Cristoforo