Latina, scacco al clan della droga: stamattina gli arresti della polizia

Sin dalle prime ore dell’alba è stata eseguita a Latina un’operazione di polizia. La popolazione della città capoluogo si è risvegliata con la maxi retata della polizia di stato   che sta eseguendo 15 misure cautelari nei confronti di altrettante persone nella zona di viale Kennedy soprannominata “I palazzi Bianchi”. Sotto scatto alcuni membri di una nota famiglia  criminale della città, al culmine dell’indagine portata avanti  dalla direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Roma che ha portato alla luce l’esistenza di un’organizzazione criminale a carattere familiare che, a quanto pare, negli ultimi venti anni ha monopolizzato lo spaccio di droga: cocaina, crack e hashish.

La ricostruzione storica delineata dai collaboratori di giustizia è stata riscontrata dall’attività d’indagine dei poliziotti della Squadra Mobile che, anche grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte ed alle telecamere installate nei pressi delle piazze di spaccio, ha fatto emergere l’esistenza di una vera e propria associazione criminale al cui vertice, nel corso del tempo, si è affermata una donna, elemento di spicco di una famiglia di etnia rom stanziale sul territorio di Latina.
Dietro la regia della donna, lo spaccio al dettaglio svolto dagli altri membri dell’organizzazione, la maggior parte dei quali legati da vincolo di parentela, ciò che ha nel tempo garantito la stabilità dell’organizzazione.
Nel corso delle attività ed a riscontro delle ipotesi delittuose, anche i numerosi sequestri effettuati dalla Squadra Mobile di Latina a carico di un congruo numero di acquirenti, che hanno fornito un’ampia descrizione di come si svolgesse quello che a tutti gli effetti può definirsi un mercato della droga attivo h24.
Tra le maglie dell’attività di spaccio, sono emerse inoltre minacce agli acquirenti morosi, nonché la disponibilità e l’uso di armi da sparo, utilizzate anche per commettere rapine ad opera di due dei principali esponenti dell’associazione.
Un quadro indiziario rilevante quello delineato dalla complessa attività di indagine svolta, che ha portato all’esecuzione di undici misure di custodia in carcere, due obblighi di dimora, un divieto di dimora ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, eseguite tra le città di Latina, Roma e Aprilia.