Insulti al sindaco e fumogeni durante la protesta degli esercenti che si dissociano, Coletta: “Strumentalizzato il malcontento”

Momenti di tensione ieri nella manifestazione degli esercenti in piazza del Popolo a Latina. Il sindaco è stato insultato mentre cercava di parlare e ha dovuto chiedere che le persone presenti facessero un po’ di spazio perché non stavano rispettando il distanziamento.

La manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi pacificamente è stata invece guastata, il sindaco ha detto “sporcata” da negazionisti dell’ultima ora. Mentre Coletta prendeva la parola qualcuno ha anche urlato: “Il Covid non esiste”, altri quando ha chiesto rispetto gli hanno risposto: “Ma quale rispetto”.

I commercianti, dopo la protesta, si sono dissociati da questi comportamenti e anche dall’utilizzo di fumogeni che, in qualche modo, hanno esacerbato ancora di più il clima: “I buoni propositi della manifestazione, che avevano come base uno svolgimento apolitico, apartitico e pacifico, sono stati deviati dal comportamento di persone non facenti parte delle categorie vittime delle restrizioni; il comportamento di alcuni ha inficiato il significato della manifestazione, che voleva solamente rimarcare le difficoltà di noi esercenti. Per questo ci sentiamo in dovere di dissociarci da tali modalità di protesta che possono solo vanificarne il fine”.

“Oggi c’è stata una manifestazione organizzata dal settore dei commercianti – ha spiegato il sindaco in diretta Facebook in serata – rappresentanti delle palestre e dei parchi gioco, c’era molta gente e anche qualcuno che era lì solo per strumentalizzare il malcontento, lo dico senza alcun dubbio. Hanno proferito insulti di ogni tipo e non hanno fatto altro che tentare di sporcare un’iniziativa di protesta che va rispettata.

Ho apprezzato la presa di distanza di coloro che hanno pensato questa manifestazione, che doveva avvenire in altre modalità. E anche che poi siamo riusciti a parlare in un altro spazio: le persone disperate meritavano il massimo rispetto, come lo merita il sottoscritto.

Bisogna chiarire alcuni passaggi: gli strumenti che ha un sindaco per tutelare la propria comunità. Il sindaco non ha la possibilità di fare ordinanze di riapertura, solo ordinanze con misure più restrittive. Gli strumenti quindi sono quelli di rappresentare nelle sedi governative insieme alle associazioni di categoria – ho incontrato Confcommercio e Confersercenti – perché il governo dia risarcimenti e indennizzi il prima possibile.

Il Comune non ha la possibilità di ridurre la tassazione, cosa che è stata fatta durante il lockdown solo grazie a una disposizione governativa centrale.

Oggi ho garantito il mio impegno, come ho fatto in altre circostanze, rispetto anche all’ordinanza della Regione dell’8 ottobre, che chiedeva chiusura dei pub alle 22 e si è arrivati alle 24. Rispetto a questo Dpcm non possiamo invece modificare l’orario delle 18. Lo abbiamo chiesto, ma poi la scelta è stata diversa.

Ora dobbiamo guardare all’oggi e al domani, giorno per giorno. Dobbiamo aiutare chi si trova in difficoltà. Essere in primis solidali. Studieremo forme di sensibilizzazione per esempio per l’uso dell’asporto e del domicilio che sia incentivato”.

Il sindaco ha poi invitato ad utilizzare l’app Immuni e di effettuare la vaccinazione antinfluenzale, consigliata per le categorie a rischio (sopra i 60 anni, per i bimbi da 6 mesi a 6 anni e per chi è affetto da altre patologie).

Ha infine ricordato che al Goretti saranno disponibili 14 posti letto in più di subintensiva Covid e il reparto di Medicina d’Urgenza diventerà reparto Covid. Sono gli stessi passaggi di marzo e aprile per prepararci a questa seconda ondata.