Scambio elettorale mafioso: 5 arresti e maxi sequestro da 11 milioni

Prosegue ininterrottamente il blitz dei carabinieri a Terracina dove, fin dalle prime ore della mattinata e su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono state arrestate cinque persone, indiziate a vario titolo di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti. L’operazione è scattata tra Terracina, San Felice, Napoli e Roma, con il supporto dei reparti territoriali e di un elicottero del Raggruppamento Aeromobili dei carabinieri di Pratica di Mare.

L’indagine, condotta tra giugno ’22 e ottobre ’23, avrebbe fatto emergere l’inserimento nel contesto economico, politico e sociale di Terracina di una famiglia legata anche da vincoli di sangue al clan Licciardi di Napoli, appartenente all’Alleanza di Secondigliano. Gli investigatori hanno documentato il presunto coinvolgimento di un pubblico funzionario di Terracina e di un esponente del clan, che avrebbe garantito appoggio in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. Contestate anche condotte violente e minacciose ai danni di una vittima, costretta a versare somme di denaro in relazione a un precedente prestito usurario.

Nel corso dell’operazione è stato eseguito un maxi sequestro di sette locali commerciali, un’intera galleria commerciale, un B&B, venti unità immobiliari e tre terreni tra Napoli, Terracina, San Felice e Roma, per un valore complessivo superiore a 11 milioni di euro