Terracina, di nuovo nei guai per la passione della caccia. L’ex assessore D’Amico denunciato per porto abusivo di arma e munizioni

Gianni D'Amico

Perde il pelo ma non il vizio. Gianni D’Amico, ex assessore del Comune di Terracina all’agricoltura, caccia e pesca, beni ambientali e parchi – nell’era di Stefano Nardi e poi riconfermato assessore nella prima giunta di Nicola Procaccini con delega agli affari generali e al personale – è di nuovo nei guai per passione: quella per la caccia al cinghiale. Stavolta è stato pizzicato dalla Forestale in un’area del tutto idonea all’attività venatoria. Peccato però che avesse dimenticato la “sospensione” del porto d’armi scattata a seguito del procedimento penale ancora in corso a suo carico, scaturito da una denuncia per bracconaggio attorno al Parco nazionale del Circeo da parte del Nucleo investigativo della Forestale.

Nel 2010

Gli agenti del Nipaf lo sorpresero, notte tempo e in compagnia di amici, in atteggiamento da caccia nel 2010, quando era assessore di Nardi con deleghe alle materie ambientali. Prossima udienza a marzo. Nel corso dell’istruttoria del procedimento D’Amico tentò la strada del pagamento di oblazioni piuttosto che affrontare un processo per bracconaggio. Ma il giudice, proprio in virtù del fatto che avesse ricoperto la carica di assessore alla caccia e ai parchi, respinse il “patteggiamento” con oblazione, nonostante il pubblico ministero si fosse dichiarato favorevole.

Questa mattina

Questa mattina, gli agenti del Nipaf, con in testa il sovrintendente Stefano Giulivo, hanno atteso D’Amico in località La Ciana a Terracina dove aveva parcheggiato il suo pick up. Uscito dalla macchia, dove si era addentrato con alcuni amici per la caccia al cinghiale, D’Amico si è messo al volante della sua vettura ma a qualche centinaio di metri si è dovuto fermare all’alt della Forestale. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un fucile a pallettoni con tanto di cartucce. Per lui è scattata una denuncia per porto illegale di arma e munizioni, essondogli stata ritirata la licenza a seguito del procedimento per bracconaggio.