C’era due volte

Vincenzo Zaccheo

C’era una volta un sindaco, a Latina, sfiduciato dall’opposizione col sostegno di una parte della maggioranza. Scandalo – gridarono i traditi – mai più coi traditori!
Seguirono parole grosse, accuse pesantissime, rabbia sbattuta in faccia a un elettorato scosso e scontento.
Passarono i giorni. Le settimane. I mesi. Poi qualcuno, tra i traditi che sapevano fare di conto, bisbigliò allarmato qualcosa alle orecchie del compagno di partito. Ecco allora che la collera fu retrocessa da subito al rango di ferma stigmatizzazione, che presto sfumò in leggero fastidio, che fu soffiato via dal primo vento elettorale.
Il tempo, dal canto suo, rivendicò anche lui un ruolo in questa storia. E costrinse traditori e traditi a rincontrarsi a una manciata di settimane dal voto.
Vinsero. Ma tra vittime e carnefici s’era ormai rotto qualcosa. E non vissero felici e contenti.

C’era una volta un sindaco, a Latina, sfiduciato dall’opposizione col sostegno di una parte della maggioranza. Scandalo – ri-gridarono i traditi – ari-mai più coi traditori!
Ri-seguirono parole grosse, accuse pesantissime, stavolta pure manifesti (abusivi), rabbia di nuovo sbattuta in faccia a un elettorato sempre più scosso e ancora più scontento.
Passarono di nuovo i giorni. Le settimane. I mesi. Poi di nuovo qualcuno, tra i pochissimi traditi rimasti in piedi (e buon per loro si trattasse di uno di quelli che sapeva fare di conto), rimasto senza  più compagni di partito a cui poter bisbigliare qualcosa all’orecchio, stuzzicò la segreteria regionale perché intercedesse coi traditori. Ecco allora che la collera fu retrocessa dal giorno alla notte al rango di ferma stigmatizzazione, che sfumò – travestita da richiesta di adesione alle primarie – in leggero fastidio, che sarebbe stato soffiato via dal primo vento elettorale.
Il tempo, dal canto suo, prometteva di non rinunciare a rivendicare un ruolo pure in quest’altra di storia. Così da ri-costringere – chissà – traditori e traditi a ri-rincontrarsi a una manciata di settimane dal voto.
E potrebbero ri-vincere. Ma tra vittime e carnefici, c’è poco da fare, si è comunque ri-rotto qualcosa.
Non ri-vivere felici e contenti lascerebbe tuttavia poco margine all’immaginazione per l’inizio della prossima storia.