“Aprilia, gestione urbanistica da vecchia politica”. L’affondo di Porcelli sulla variante del centro

Una gestione urbanistica confusionaria e scriteriata, un modus operandi tipico della vecchia politica e lontano dalla logica del rinnovamento propugnato dalle civiche guidate da Antonio Terra. Un giudizio durissimo quello espresso dal consigliere comunale della lista Primavera Apriliana, che interviene sull’incarico conferito ai tecnici Raponi e Nuti sulla ricognizione dei vincoli stradali decaduti, un percorso funzionale alla variante del centro. “Al posto di un nuovo strumento urbanistico- spiega Porcelli-utile a ridisegnare la città tenendo conto dei bisogni dei cittadini e non dei palazzinari, la coalizione civica che amministra Aprilia sceglie, in linea con la continuità degli anni più bui della città che il primo cittadino si ostina a chiamare paese (sic!), di procedere con una sfilza di varianti al Prg del 1973. Già, ma per fare posto a cosa? Pur volendo prendere per buoni i propositi contenuti in quei pezzi di carta, mi riferisco ai comunicati stampa e al programma elettorale, anche l’inferno è lastricato di buone intenzioni, mi chiedo alla luce di quanto emerge oggi come intendono il sindaco e i suoi incasellare il nuovo incarico per la ricognizione dei vecchi vincoli, affidato ai tecnici Nuti e Raponi, con il piano di riordino del centro storico affidato all’ingegner Paolo Colarossi. Evidentemente si tratta dell’ennesima sovrapposizione scriteriata alla quale ci ha abituati il sindaco Terra, il quale prima ha parlato di nuovo Prg e invece procede a colpi di varianti. Adesso siamo arrivati alla proposta di una variante del centro urbano, ci auguriamo che il centro storico (zona rossa) sia escluso da queste trasformazioni: si chiede di lavorare sui vincoli quando è la stessa commissione comunale (commissione paesaggistica) a rilasciare l’ok al parere paesaggistico. Tutto legale, ma sicuramente non è appropriato e non risponde ai criteri di trasparenza e buona amministrazione”. Non sfugge all’esponente di centrosinistra la contraddizione di fondo tra le promesse in campagna elettorale di un nuovo piano regolatore e la realtà dei fatti, con l’esecutivo che preferisce correggere il vecchio piano con varianti ad hoc per il centro urbano. “Nel consiglio comunale dell’11dicembre 2015– prosegue Carmen Porcelli- il penultimo dell’anno appena conclusosi, a seguito del mio intervento sulla gestione del territorio, nel quale evidenziavo la schizofrenia urbanistica di questa maggioranza di governo, il sindaco si è lanciato in una difesa maldestra del suo operato. Lo ha fatto tanto maldestramente da lasciarsi andare a veri e propri sproloqui, contenenti anche volgarità gratuite, e scoprire, invece, le mistificazioni raccontate in campagna elettorale. Tralasciamo le bugie sul recupero delle borgate, parliamo di sviluppo urbanistico di Aprilia. Pur volendo fare l’opposizione costruttiva, il sindaco ha infatti interpretato il mio rimbrotto come una disponibilità a voler fare il nuovo Piano Regolatore quando in realtà è lui che avrebbe dovuto chiedere al consiglio comunale la disponibilità a farlo, non si possono tacere le bugie. Chi ascolta le menzogne e non le denuncia è complice al pari del bugiardo. Insomma dagli anni in cui, uscita la città finalmente dal Medioevo delle passate gestioni, si inaugurava il nuovo Rinascimento siamo ritornati alla vecchia politica, alla vecchia maniera. Dal programma elettorale di Forum Democratico (Lista del sindaco e capofila della macchina di guerra condotta da Terra) si leggono alla voce “Urbanistica” i seguenti concetti: “Dopo l’adozione della variante speciale per il recupero dei nuclei abitativi spontanei e l’adeguamento del progetto Il Nuovo Borgo per le opere di risanamento igienico – sanitario, nel prossimo quinquennio saranno portati a conclusione i cantieri già avviati. Lo sviluppo futuro della Città di Aprilia, con un assetto urbanistico omogeneo, passerà attraverso l’elaborazione l’approvazione in Consiglio Comunale del nuovo Piano Regolatore Generale che guardi al completamento dei servizi nelle nuove aree censite sviluppando al loro interno il completamento degli spazi disponibili senza sottrarre altre territorio rurale”. Lo stesso dicasi per la formazione politica L’Altra faccia della Politica, anch’essa componente della colazione Rinascimento, la quale sul sito internet dove è pubblicata la premessa al programma elettorale della compagine elettorale, scriveva: “Al recupero delle periferie seguirà un nuovo Piano Regolatore Generale, capace finalmente di descrivere lo sviluppo futuro di Aprilia dei prossimi decenni, dando al territorio un nuovo assetto urbanistico omogeneo che tuteli le aree a vocazione agricola, gli spazi pubblici e destinati a verde e servizi, confermando il freno posto dall’amministrazione D’Alessio-Terra alle speculazioni edilizie e all’uso indiscriminato del territorio”. Nulla di più lontano dal percorso intrapreso oggi con l’adozione di varianti sovrapposte ai vecchi piani.