Terracina, l’Azienda Speciale con un bilancio sano nonostante tutto. Obiettivi raggiunti e prospettive future

Da sinistra Emanuela Zappone, Francesco Schininà e Carla Amici

L’Azienda Speciale di Terracina si è presentata oggi alla stampa mostrando, a dire dei suoi vertici, la regolarità del passaporto necessario per continuare il viaggio sul complicato pianeta dei servizi sociali. Il consiglio di amministrazione al suo completo, con il presidente Francesco Schininà e i consiglieri Emanuela Zappone e Tiziana Pasquariello, e il direttore Carla Amici hanno parlato di un bilancio sano, di una gestione finanziaria che è stata in grado di pagare con regolarità gli stipendi degli 87 dipendenti, di cui 57 in pianta stabile e gli altri con contratti a tempo determinato.

Le polemiche

Qualche riferimento alle polemiche più consolidate nelle storia dell’Azienda Speciale, nata nel 2010  dopo l’esperienza dell’Istituzione, alle difficoltà dei mesi scorsi incontrate nel passaggio dall’amministrazione Procaccini al commissariamento dell’Ente e infine alla vicenda del centro anziani di via Leopardi della quale la direttrice Amici ha riferito di aver relazionato al commissario straordinario Ermina Ocello. Archiviate le note dolenti, il consiglio di amministrazione ha parlato degli obiettivi raggiunti e di quelli futuri.

Il programma per il futuro

Nel programma dell’Azienda Speciale ci sono il Punto Unico di accesso, ovvero uno sportello per la presa in carico dei bisogni, iniziative per il contrasto alla povertà e le nuove forme di dipendenza, una ludoteca integrata per ragazzi disabili e normodotati da realizzare all’interno dei locali dell’asilo nido di Borgo Hermada.

Gli obiettivi raggiunti

Sono stati invece portati a compimento l’acquisto di un pullmino per disabili, la gestione del parcheggio alla Pro Infanzia, da riproporre in futuro con una migliore organizzazione, l’attivazione delle borse di lavoro e tirocini per il recupero delle persone svantaggiate.

L’intervento di Amici

Al di là del bilancio, il direttore Amici ha detto che sull’Azienda occorre fare riflessioni e non guardare sempre ai costi poiché questi rispondono a standard elevati di professionalità: “Occorre riflettere – ha detto su come valorizzarla per rispondere ai bisogni che arrivano dal territorio e che vanno sicuramente riletti”. L’occasione per Amici è stata anche quella per spiegare che i tre asili nido di competenza dell’Azienda hanno le rette più basse della provincia, per dire che all’istituto Gregorio Antonelli si fa musicoterapia e che forse si farà anche teatro, mentre nell’asilo di Borgo Hermada sarà sperimentata l’apertura del sabato.