Latina, sale la tensione in via Milazzo: sassate contro la scuola dei senzatetto

Sale la tensione in via Milazzo, tra i residenti del quartiere scelto dal commissario prefettizio del Comune di Latina per ospitare una cinquantina di senzatetto all’interno di una ex scuola che sarà gestita dalla Croce Rossa. I carabinieri sono dovuti intervenire alla “Alessandro Volta” su segnalazione dei volontari di protezione civile che in questi giorni stanno eseguendo alcuni lavori di bonifica, sia all’interno che all’esterno dell’ex scuola, per via di un atto vandalico contro i portoni d’ingresso del vecchio istituto.

Ignoti hanno preso a sassate l’edificio e mandato in frantumi alcuni vetri dell’atrio d’accesso, danneggiandone una parte in modo visibile. Oltre al danno, chiaramente limitato alle vetrate, resta però la preoccupazione di una situazione che rischia di degenerare per via delle criticità che Campo Boario lamenta da tantissimi anni. Criticità legate ad un degrado sociale evidente e che l’arrivo di persone con grave disagio potrebbe ulteriormente aumentare. I carabinieri, intervenuti in via Milazzo per avviare le indagini, hanno rilevato la presenza di alcuni striscioni apposti sulla recinzione esterna del plesso, striscioni che chiaramente non hanno alcuna relazione con l’episodio vandalico e che erano stati firmati da Casapound. Proprio Casapound del resto proprio nelle ultime ore era intervenuta sul caso di via Milazzo per chiedere un incontro al commissario Barbato, sottolineare le criticità del quartiere e per esprimere rammarico rispetto al mancato accoglimento della proposta lanciata da Casapound, che per quella struttura di Campo Boario aveva proposto la realizzazione di una biblioteca e di un centro culturale.

Molto perplessi anche tanti residenti. “Non so chi abbia messo quegli striscioni – raccontava stamattina un giovane davanti alla scuola – ma mi pare evidente che il quartiere non sia d’accordo con certe decisioni che non faranno altro che aggravare la situazione complessiva di una zona decisamente problematica”