Toh, rieccoli insieme: il centrodestra chiede scusa a Latina e promette scintille

Sono tornati. Tutti insieme. I protagonisti della scena amministrativa degli ultimi venti anni si sono riuniti  all’hotel Europa per ufficializzare l’intesa raggiunta nei giorni scorsi e che proietta il centrodestra di Latina verso le primarie prima e il voto di giugno poi.

A fare gli onori di casa l’uomo che ha alimentato questo travagliato ritorno di fiamma, Vincenzo Bianchi. “Non sono stato tessitore né pacificatore né altro – ha detto – ma questa è la dimostrazione che si può fare della buona politica senza dover per forza ottenere in cambio spazi o poltrone. Era chiaro a tutti che presentarsi divisi alle elezioni sarebbe stato un errore gravissimo. Abbiamo raccolto l’invito che a Bologna era stato lanciato dai leader nazionali dei partiti del centrodestra per superare una situazione difficile”. Accanto, i segretari comunali di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini; Forza Italia, Alessandro Calvi; Nuovo Centrodestra, Enrico Tiero. Curiosità sottolineata anche durante l’incontro con la stampa: è stata un’autentica rimpatriata, visto che i quattro al tavolo sono tutti provenienti da Forza Italia.

L’ACCORDO IN QUATTRO PUNTI “L’accordo politiche che abbiamo sottoscritto – ha spiegato Bianchi – verte su quattro punti fondamentali. Un programma definito che il superamento delle criticità fondamentali della città, e quindi con una posizione condivisa su tutti i temi delicati che ci avevano diviso; la possibile inclusione nell’alleanza di Noi con Salvini e di liste civiche; l’audodeterminazione locale con il coinvolgimento dei cittadini e quindi il ricorso delle elezioni primarie, il che rappresenta un progetto pilota, visto che Latina è il primo grande comune in cui il centrodestra ricorrerà a questo tipo di strumento;  infine la sottoscrizione di un programma-manifesto ch sarà vincolante per tutti, a prescindere da quale sarà il risultato del voto di coalizione. Pensiamo che questo sia  fondamentare per impostare un azione di rilancio del centrodestra nonostante gli errori del passato. Ci sono state responsabilità ma tra di noi ci sono e ci saranno sempre tante persone per bene”.

CALANDRINI: RISOLTI I NODI NATI CON ZACCHEO “C’è poco da argomentare – ha detto il segretario di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini – il centrodestra diviso non sarebbe stato competitivo, rischiavamo di presentare cinque-sei candidati, per cui ciascuno di noi ha dovuto valutare ragioni nuove, e pensare soprattutto al bene comune dopo tanti errori. Sono stati mesi di confronti difficili, di scontri accesi, di tensioni, ma per ripartire avevamo bisogno di appianare le contrapposizioni che ci portavamo dietro dall’amministrazione Zaccheo. Perché quando nel 2011 abbiamo candidato Di Giorgi abbiamo fatto una grande operazione elettorale ma non abbiamo fatto chiarezza sui punti che ci dividevano. Ora quelle contrapposizioni sono risolte su tutti i grandi temi della nostra città, partendo dalla Latina Ambiente fino all’urbanistica. Questo ci consentirà, se vinceremo, di mettere mano a tutte le questioni più delicate già nei primi cento giorni di governo”.

CALVI: DOBBIAMO DELLE SCUSE ALLA CITTA’ Il segretario azzurro ha ricordato i tanti momenti difficili che hanno fatto da preludio all’accordo. “Il percorso è stato pieno di insidie ma avevamo un debito con Latina – ha detto Alessandro Calvi – Dobbiamo delle scuse ai cittadini per i tanti errori commessi ma siamo certi che anche gli errori ci aiuteranno a costruire un futuro migliore. Sappiamo che troveremo un bilancio ingessato, stretto, ma siamo anche consapevoli che dobbiamo restituire ordine e decoro alla città. Mi auguro che alle primarie ci sarà una grande partecipazione della città, perché ci daranno la possibilità di ripartire con nuovo slancio, indipendentemente da chi vincerà”.

TIERO: ABBIAMO SBAGLIATO TUTTI “Siamo sempre stati una squadra, le responsabilità sono state di tutti, nella stessa misura”. Enrico Tiero, il segretario del Nuovo Centrodestra, si prende anche il merito di averci visto giusto tredici mesi fa. “Dovete credermi, sono commosso perché io a questa intesa avevo sempre creduto. Solo un folle poteva pensare di entrare in una maggioranza che barcollava, ma noi l’abbiamo fatto perché sappiamo che Latina ha bisogno di una grandee casa dei moderati, e noi abbiamo iniziato a costruirla. Abbiamo appianato le contrapposizioni, riflettuto sugli errori, e adesso possiamo ripartire con grande fiducia verso quelle primarie che abbiamo sempre auspicato, sperando in un’ampia partecipazione”

TRE SEGRETARI IN LIZZA. MA NON SOLO Appuntamento dunque al 13 marzo, quando si troveranno di fronte i tre segretari dei partiti ma non soltanto. Nell’accordo sottoscritto infatti si lascia aperta la porta ad altre candidature purché sostenute da trecento firme. Significa che sulla carta potrebbero presentarsi davvero tutti, anche quello che fino ad un certo punto sembrava il candidato designato di Forza Italia, l’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo.