Regione, i 5 Stelle e la parsimonia perduta: in due anni dimezzati i soldi restituiti

Il caso l’ha sollevato l’Unità con un’inchiesta sui rimborsi dei consiglieri regionali 5 Stelle del Lazio , tra cui anche la terracinese Gaia Pernarella. Evidenziando come nel giro di due anni le restituzioni di stipendi e indennità siano più che dimezzate. In particolare, si fa riferimento alla rendicontazione delle spese (costata la testa a tanti deputati, per esempio), tra l’aprile del 2013 e l’aprile del 2015: all’inizio del loro mandato i sette consiglieri regionali restituivano allo speciale Fondo 5 Stelle intorno ai seimila euro, due anni dopo alla stessa voce si trovano somme inferiori ai tremila euro, toccando perfino quota 1600. Tutto riscontrabile facilmente andando a verificare le poste inserite nel documento pubblicato online, da cui si evince che comunque il gruppo consiliare grillino ha restituito il 48% delle somme ricevute, qualcosa come 825mila euro. Ma dall’analisi delle singole posizioni si capisce come qualcosa, tra promesse e realtà, si è inceppato. Non si capisce se no per quale motivo un consigliere regionale, nome a caso: Gaia Pernarella da Terracina, all’inizio dello scorso anno restituiva “appena” 1600 euro a fronte di uno stipendio di circa ottomila. E qui occorre una precisazione: il netto percepito scende sotto i tremila euro ma parallelamente crescono a dismisura le poste inserite nel capitolo “altre spese”, giustificativi che aumentano, di fatto, la somma trattenuta da ciascun consigliere.

Per quanto riguarda i rimborsi, del resto, sono parecchie le cose che non tornano. Scrive, l’Unità: “Un caso speciale è senz’altro quello del consigliere Porrello: da aprile 2013 a luglio 2015 ha ricevuto 28.845 euro come rimborso per «auto propria». Sono 26 mesi, non c’è dubbio. Ma quella cifra corrisponde a circa 23mila litri di gasolio, due volte il pieno di un mega yatch (circa 10 mila litri) e circa la metà di quello che consumerebbe un jumbo sulla tratta Roma-New York (circa 60mila litri)”. Ma questo non è per niente un caso isolato tra i 5 Stelle. Spicca per esempio proprio Gaia Pernarella: per le spese sostenute per i viaggi con la propria auto, ha giustificato  spese per 21.065 euro.

Per completezza d’informazione, va anche detto che il candidato a sindaco di Terracina dei 5 Stelle, Fabrizio Ferraiuolo, ha subito precisato che il movimento ha sporto querela per diffamazione nei confronti della testata che ha sollevato il caso.