Terracina, anticorruzione all’anno zero. Cetrone attacca ex sindaco ed ex assessori

Gina Cetrone

Ridotta al lumicino ogni eventuale velleità di replica di sindaco e assessori. Lo afferma Gina Cetrone di “Sì cambia”, candidato sindaco di Terracina. “Da cittadina avrei seri dubbi, dopo aver letto la relazione del responsabile dell’Anticorruzione del Comune di Terracina, della bontà dei proclami di profonda capacità, efficienza miscelata all’etica politica e morale, che quotidianamente giungono dagli ex amministratori”.

Per Cetrone la relazione del segretario comunale Marco Raponi “dimostra che sul delicato fronte dell’Anticorruzione si è scientificamente all’anno zero”. “Teatrale – scrive in una nota stampa il candidato sindaco – è l’aver letto Il disinteresse  – dimostrato – degli organi di indirizzo, la scarsità di risorse organizzative e finanziarie. Nell’ultimo periodo dell’anno con il Commissariamento dell’Ente è aumentata la sensibilità alla prevenzione della corruzione sollecitando l’adozione continua dei controlli nei settori e nelle attività a più alto rischio, considerando il Settore che si occupa della Trasparenza e Prevenzione alla corruzione come settore strategico dell’Ente per il D.U.P. 2016/2018”.  

“L’impossibilità, ab origine, di poter programmare controlli seri ed esaustivi sugli atti prodotti dall’amministrazione comunale negli ultimi anni, i più difficili considerato anche il default del bilancio comunale, avrebbe dovuto indurre gli amministratori a direttive e controlli più serrati – attacca Cetrone -.Ma evidentemente così non è stato, e per il momento non ci interessa sapere le eventuali motivazioni, se mai ce ne fossero. L’istituto dell’Anticorruzione poteva essere un’azione di trasparenza amministrativa che avrebbe ridato fiducia alla burocrazia comunale, all’intero movimento politico locale e ai cittadini terracinesi, che attendevano con speranza una “rivoluzione” vera rispetto ai comportamenti della classe dirigente. Per questo ci chiediamo anche come sia stato possibile assegnare a questo strategico settore un solo dipendente comunale, che avrebbe dovuto passare ai raggi x centinaia di provvedimenti, atti, delibere, determine. Scrive inoltre il responsabile dell’anticorruzione del Comune di Terracina  nella relazione, che di contro si è però incentivato “L’istituto della somma urgenza e dei lavori cosiddetti complementari in maniera impropria e non corrispondente alla previsione normativa con la conseguente consegna “Di lavori, servizi, beni e forniture attraverso motivazioni non effettive”. Soltanto con l’arrivo del Commissario Ocello in Comune – riferisce il dottor Raponi – è “Aumentata la sensibilità alla prevenzione della corruzione, con l’adozione continua di controlli nei settori e nelle attività a più alto rischio”.  Ecco, questa la nuda realtà dei fatti – conclude – , così come narrati dal segretario generale del Comune di Terracina, nonché responsabile dell’Anticorruzione. Noi non vogliamo aggiungere altre considerazioni. I cittadini, però, al di là della convinzione politica e scevri dal condizionamento della propaganda elettorale, possono di certo trarne le dovute valutazioni”.