Latina, il centrodestra e la polveriera primarie: “FI faccia come vuole, andremo avanti da soli”

La conferenza stampa congiunta tra Calandrini, Calvi e Tiero, con Vincenzo Bianchi

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E’ una polveriera, il centrodestra. Altro che rinnovate intese e autodeterminazione. Perché Forza Italia (il senatore Fazzone in primis) gigioneggia sulle primarie e i colleghi di cordata, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia, per un po’ hanno fatto finta di non sentire, ma adesso rispondono per le rime. Insomma certe figure sarebbe il caso di risparmiarsele, tanto più che la coalizione viene da due esperienze amministrative finite in modo traumatico. Per non dire imbarazzante. Ecco allora che se Fazzone e Calvi (i reggenti regionale e provinciale del partito di Berlusconi) rallentano di molto dopo sul fronte delle elezioni di coalizione, i segretari provinciali di FdI e Ncd prendono carta e penna per chiarire un po’ di cose. Che marginali proprio non sono. Partendo dalla filosofia.

I PROBLEMI SE LI RISOLVANO TRA LORO “Se si fa un cammino insieme lo si fa convinti della meta che , per noi, è quella di vincere le elezioni amministrative del prossimo giugno. Se si fa un percorso per dimostrare altro, durante il viaggio, noi non siamo interessati – scrivino Nicola Calandrini ed Enrico Tiero -. Se gli amici di Forza Italia hanno problemi al loro interno, crediamo sia coerente, per loro, risolverli nel proprio ambito: il partito di Forza Italia.  Noi siamo altro da quel partito, alleati sì, ma solo questo”.

PRIMARIE SCELTA IRREVERSIBILE E poi raccontano la genesi di quell’accordo, che a molti era apparso perfino miracoloso, tanto s’erano odiati ed ingiuriati tra di loro. “Abbiamo definito, insieme con Forza Italia e prima di firmare il nostro reciproco impegno davanti alla città – ricordano -, finalità, metodi, e regole delle primarie, lasciando ad ognuno i tempi necessari per confrontarsi al proprio interno. Tutti sono padroni di ripensare, di rivedere e, anche, di contraddirsi, ma non è ammissibile scaricare su altri debolezze e incertezze proprie.  Noi abbiamo sostenuto le primarie e le faremo, sono per noi un percorso irreversibile. Se, poi, qualcuno vuole tirarsi indietro è una sua libera scelta e responsabilità”.

NOI ANDREMO AVANTI COMUNQUE Quindi il punto cruciale del messaggio, inviato come fosse una lettera aperta. “La nostra responsabilità – precisano i responsabili di Ncd e FdI – è quella di dare ai cittadini di Latina la possibilità di votare un sindaco ed una coalizione coerente con la sua storia ed il suo profondo sentire, offrendo un profondo e tangibile segnale di cambiamento agli elettori.  Oggi la città è a rischio di derive populistico-rivendicative alla cinque stelle o di vendette ideologiche di una sinistra che è regredita su posizioni velleitarie. Se Forza Italia, ritiene di non sentirsi questa responsabilità politica e morale, è un problema che riguarda la sua dirigenza politica. Noi terremo  la barra ferma, comunque. Siamo convinti di avere il dovere di vincere. Non entriamo nel dibattito interno di Forza Italia, ma certamente è nostro dovere rispondere a considerazioni che rischiano di sconcertare il nostro elettorato. Noi, dopo averle decise insieme, stiamo lavorando per arrivare a realizzare le primarie.  Siamo certi che gli amici di Forza Italia saranno lealmente nella partita”.

RAMPELLI: LE REGOLE CI SONO Sul caso Latina è intervenuto anche Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia. “Da due giorni gli esponenti di Latina di Forza Italia, ieri Fazzone, e oggi Calvi – ha scritto in una nota – usano le mie parole per sostenere le loro bizzarre tesi contro le primarie per il sindaco del capoluogo. E lo fanno a sproposito: le mie critiche erano rivolte al Pd, che non ha voluto inserire le primarie nella nuova legge elettorale, lasciando questo strumento in balìa dei partiti e delle loro organizzazioni, con tutte le criticità che ne conseguono. A Latina le regole ci sono, sono state condivise e sottoscritte da tutti i partecipanti, e chi ha presentato la propria candidatura si è solennemente impegnato a rispettarle. Anche quel Calvi che, dopo aver presentato la sua candidatura, oggi ne rimette in discussione la bontà. Ricordo che l’unico modo per ricostruire un’alleanza di centrodestra,dopo aver subito prepotenze gratuite e aver dovuto interrompere anticipatamente la vita amministrativa di due grandi città, è legato alla celebrazione delle primarie”.