Il carcere di Velletri come una piazza di spaccio, arresti a Latina ed Aprilia

Il carcere come una normale piazza di spaccio, con pusher che si muovevano con disinvoltura e che potevano contare sull’utilizzo dei cellulari in maniera smodata. E’ quanto avveniva a Velletri, all’interno della casa circomdariale, secondo quanto accertato dai carabinieri. Nella mattinata di oggi tra le province di Roma e Latina sono stati eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare su disposizione  del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri Zsuzsa Mendola. Gli arrestati sono a vario titolo dei reati di corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione di telefoni cellulari e schede telefoniche e riciclaggio di autovetture.

Gli arrestati sono Imari Daniele, Raffaele Esposito, Elettrico Salvatore, Iannarilli Francesco, Longo David, Alessandro Artusa, Gabriele Cipollino, Tonino Cipollino, Luigi Capuano, Ansoghino Emilia, Luciano Caracci, Carmine Peluso, Antonio Leoni. Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dal sostituto procuratore Giovanni Taglialatela,  esisteva un sistema di corruzione che permetteva l’introduzione all’interno del carcere di Velletri di sostanze stupefacenti, telefoni cellulari e schede telefoniche destinate ai detenuti eludendo i controlli. In particolare, nel corso delle indagini, sono emerse forti responsabilità a carico di un agente della polizia penitenziaria, già ai domiciliari perché sorpreso in flagranza di reato nel febbraio 2015 e di un infermiere in servizio all’interno della struttura. A loro i detenuti si rivolgevano per ottenere droga e schede per cellulari.

 

Tra le persone finite in manette c’è anche un uomo di Aprilia accusato del riciclaggio di mezzi runati. Nel corso delle indagini gli sono stati sequestrati quattro mezzi con telaio «ribattuto» e documenti contraffatti, in particolare: una Smart, una mini Cooper, un carro attrezzi e e Lancia Y, risultati rubati tra Roma, Albano Laziale e Latina.