“Un decreto che limita il diritto alla salute”: la denuncia del Tribunale del Malato di Aprilia

Troppa confusione e informazioni contraddittorie sulla prescrizione di farmaci e esami medici, in seguito all’introduzione del decreto attuativo del ministro Lorenzin, rischiano di avere effetti negativi e incidere sul diritto alla salute dei pazienti. L’allarme arriva direttamente dal Tribunale del malato di Aprilia, che chiedono più chiarezza e informazione per venire incontro alle esigenze dei pazienti. “C’è tanta confusione- spiegano  sia sul ruolo che sulle responsabilità di tutti i preposti ai vari livelli a tutelare la nostra salute. Ci parlano di budget, di risparmio sulla spesa pubblica, ma abbiamo la certezza che questa situazione di instabilità sta gravando pesantemente sui cittadini. Riceviamo nel nostro ufficio del Tribunale per i Diritti del Malato, presso la Asl,  continue lamentele di persone mandate dallo specialista dal medico di base, il quale poi si rifiuta di prescrivere esami e medicinali  indicati dallo specialista stesso. Dovrebbe almeno dichiarare le motivazioni della mancata prescrizione. Il paziente rimane interdetto, non può accettare che una cura o delle indagini prescritte da uno specialista che ha esaminato il suo caso vengano rifiutate dal suo medico di base. In qualche caso si sentono rispondere:” Se vuole ha la ricetta bianca, può pagare il farmaco o l’analisi”. Il punto però è: “Serve o non serve questo medicinale?” E qui il medico deve dare esatta motivazione con scienza e coscienza. Questo nuovo approccio va gestito, altrimenti rischia di essere strumentalizzato da tutti, pazienti e dottori, generando solo confusione. Anche gli specialisti perché sembrano solo essere obbligati a prescrivere su ricetta rosa   solo le necessarie indagini strumentali e non i medicinali. E perché poi ricade nella discrezionalità del medico di base prescriverle?”. Il Ministro alla salute, le regioni e i medici stanno revisionando i criteri previsti dal decreto, i cui effetti però continuano a ricadere sui pazienti. Per questo il Tribunale del malato, con sede all’interno del Poliambulatorio Asl di via Giustiniano, chiede la sospensione del decreto ed ha attivato un osservatorio per sostenere i pazienti che hanno subito una limitazione delle cure e sono stati costretti a rivolgersi al privato.  “Abbiamo chiesto la sospensione di tale Decreto che ed ha attivato un Osservatorio per sostenere tutti coloro che si imbattono in limitazioni nelle cure,  rinvio al privato, rimpallo di competenze tra medici di famiglia e specialisti. Si invitano quindi i cittadini a fornire al Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia le segnalazioni in merito a tale problematica, per poter migliorare il servizio e tutelare la salute pubblica. La nostra salute deve essere l’unico obiettivo dei nostri medici, di base o specialisti, che devono sentirsi liberi di poter prescrivere medicinali  e indagini idonei alla cura e alla prevenzione delle malattie, in base alle specifiche necessità individuali del paziente”.