Nuove assunzioni negli ospedali pontini, a Terracina gli interrogativi del Sestante

Agostino Pernarella

A fronte delle deroghe concesse dalla Regione Lazio per il potenziamento del personale ospedaliero, ovvero di sei ortopedici, quattro anestesisti, cinque cardiologi e due infermieri, il candidato sindaco di Terracina Agostino Pernarella del Sestante si dice soddisfatto ma al contempo preoccupato per i tempi tecnici delle assunzioni, per la ripartizione tra i diversi nosocomi della Asl pontina e per l’attivazione dell’Osservazione breve intensiva che al Fiorini tarda ad arrivare.

I tempi delle assunzioni

“Siamo alle soglie della stagione estiva con l’ospedale di Terracina che diventa ancor più strategico come polo di primo soccorso e traumatologia raccogliendo un’utenza tre volte superiore a quella ordinaria – evidenzia Pernarella -. Vorremmo intanto sapere dalla Asl quanti e quali medici saranno destinati al Fiorini e soprattutto quando arriveranno. Perché visto che parliamo di assunzioni a tempo pieno e indeterminato è necessario espletare tutte le procedure del concorso pubblico a meno che non ci sia la legittima possibilità di pescare nelle graduatorie della altre Asl e in tal caso i tempi si accorcerebbero di molto. Ad oggi non ho alcuna informazione in merito e mi piacerebbe che la direzione sanitaria ci rendesse partecipi di tutto questo. I tempi per un concorso pubblico sono piuttosto lunghi e prevedono diversi atti di gestione. Intanto i tempi per la raccolta delle candidature, la valutazione delle domande, la formazione di una commissione d’esame, l’espletamento dello stesso, la valutazione finale e la stesura della graduatoria. Tra poco più di dieci giorni inizia aprile. Ognuno è in grado di fare due calcoli per capire che esiste il serio pericolo che le 17 unità rischiano di non essere pronte per l’estate”.

La ripartizione dei nuovi medici tra i nosocomi

“Il secondo aspetto che mi preoccupa – spiega il candidato sindaco – non poco è la divisione dei medici nei tre presidi. Quanti a Latina, Terracina e Formia? Terracina ad esempio ha la necessità di rafforzare Ortopedia e Chirurgia, visto che sono i due reparti strategici per il Fiorini. E c’è bisogno di farlo anche in fretta. In Chirurgia non è ancora stato nominato il primario e gli specializzandi stanno andando via mentre altri non vengono poiché manca appunto il primario. Inoltre ad oggi le operazioni chirurgiche si effettuano solo per le urgenze per mancanza di personale in particolar modo anestesisti, mentre alcune di quelle programmate vengono dirottate altrove”.

La questione Obi

“L’Osservazione breve – afferma Pernarella – avrebbe uno spazio dedicato, proprio vicino l’attuale pronto soccorso, con posti letto per una dignitosa degenza del paziente in un tempo brevissimo dopo la prima diagnosi ed eventualmente terapia e in attesa degli esami a cui è stato sottoposto. Ecco vorrei avere una risposta nei prossimi giorni dalla direzione sanitaria anche in merito a questo delicato e importantissimo problema da risolvere per l’ospedale di Terracina”.

Le eccellenze universitarie e l’innovazione tecnologica, scelte vincenti

 

“Ci tengo a sottolineare i passi da gigante che la sanità pontina ha fatto da quando è arrivato il polo universitario – commenta Pernarella -. Le eccellenze di Oculistica con il professor Enzo Maria Vingolo e Otorinolaringoiatria con il professor Andrea Gallo, sono per citarne alcuni, sono frutto di una scelta strategica che ha dato i suoi grandissimi frutti unitamente all’innovazione tecnologica della strumentazione da questi adottata che ha evoluto anche le tecniche chirurgiche con risultati sorprendenti. Il mio impegno sarà quello di salvaguardare tali eccellenze ed aprirne a tante altre che l’università è in grado di offrire unitamente a una ancora maggiore condivisione della conoscenza tra questi e gli ospedalieri innalzando ancora di più il livello”.

Una cosa da fare subito

“Aggiungo che sulla prima accoglienza ancora tanto si deve fare – conclude il candidato del Sestante -. Troppo spesso si vedono lunghe file agli ambulatori di pazienti che fanno fatica a raccogliere informazioni sul loro turno, piuttosto che sul medico giusto a cui devono rivolgersi. Ecco basterebbe mettere ogni mattina ai servizi ambulatoriali un punto fisso di informazione di accesso per evitare inutili tensioni di cittadini giustamente esasperati. Una piccola cosa che si può fare a partire da domani mattina e che ha un valore elevatissimo”.