Latina, la Federazione del Prc aderisce alla manifestazione dei protesta dei lavoratori Coop

“E’ evidente l’obbiettivo di una delle più grandi cooperative di consumatori: liberarsi degli oltre 150 dipendenti in un solo colpo, cedendoli a piccoli imprenditori locali, tramite la cessione del ramo d’azienda”. Per la Federazione di Latina del Partito della Rifondazione Comunista non ci sono dubbi: “L’operazione non può essere accettata, in quanto priva i lavoratori di quelle tutele che solo la grande distribuzione riesce a dare, nonostante tutto”.

La federazione  di Latina del Prc aderisce alla manifestazione di protesta

Pronta quindi l’adesione del partito alla manifestazione del 26 marzo, che si terrà a Terracina, indetta dai lavoratori della Coop Lazio Sud per protestare contro la cessione dei cinque punti vendita (Cisterna, Formia, Frosinone, Fiuggi e Terracina), da parte della Unicoop Tirreno.

Lavoratori come pacchi postali a dispetto degli slogan

“Eppure – scrive la Federazione di Latina del Prc – sul loro sito fa bella mostra lo slogan: ‘70 anni di storia di un’impresa nata nel 1945 dal bisogno e dallo spirito di solidarietà, cresciuta grazie al lavoro e alla passione di soci e dipendenti’. Evidentemente questo non vale per i lavoratori dei cinque punti vendita da cedere, che vengono trattati come dei pacchi postali, pronti cioè ad essere ceduti al miglior offerente”.

Tristi conseguenze per tutti, soprattutto per le donne

Quello che sta avvenendo, secondo Rifondazione Comunista, non è un fulmine a ciel sereno: “Da anni  il mondo della grande distribuzione sta attraversando una trasformazione epocale. In questi anni durissimi i lavoratori sono stati lasciati soli a combattere contro le innumerevoli ristrutturazioni aziendali, fatte di licenziamenti, di cessioni di rami d’azienda, di riduzione di diritti e del salario, aumento della flessibilità e della precarietà. Spesso a pagarne le conseguenze peggiori sono state le donne. Nessun aiuto è venuto da una classe dirigente che di fatto ha regalato ai padroni la possibilità di fare dei lavoratori carne da macello, in nome del profitto. Un accordo che sta spazzando via lo stato sociale per come lo abbiamo conosciuto. D’altronde l’attacco ai diritti lo viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle di lavoratori, di studenti, di pensionati, di precari, di disoccupati, di semplici cittadini, che fanno fatica ad arrivare a fine mese”.
L’appello del partito

“L’opposizione alla deriva del mondo del lavoro deve essere netta e intransigente – scrive il Prg, condividendo la rabbia dei lavoratori -, non è possibile più arretrare laddove si chiedono ancora nuovi sacrifici” e per questo saremo in piazza a fianco dei lavoratori della Coop Lazio sud. Invitiamo per questo tutte le associazioni, i partiti, i movimenti, i semplici cittadini ad aderire alla manifestazione, perché è necessario non lasciare soli i lavoratori e le lavoratrici, proprio ora che hanno bisogno della solidarietà di tutti. E’ in gioco non solo il lavoro ma anche la dignità che da esso deriva”.