Latina, trasporto di ovini provenienti dall’Est Europa: agnelli morti prima dell’arrivo: raffica di sanzioni

I controlli della Forestale

Hanno comportato sanzioni per 6.000 euro i controlli effettuati lungo le strade pontine dal personale del comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Latina, congiuntamente agli agenti del Nirda (Nucleo investigativo  per i reati in danno degli animali dell’Ispettorato generale), in merito al trasporto di ovini. Elevate inoltre sanzioni accessorie ed effettuato il fermo amministrativo del veicolo sul quale erano stati caricati gli animali.

L’operazione che si è concentrata sulla Monti Lepini, all’ingresso del capoluogo pontino, è avvenuta nell’ambito dei controlli inerenti al benessere degli animali, in particolare in questo periodo in vista dell’imminente Pasqua, con riferimento sia al contrasto al maltrattamento animale che alla movimentazione degli stessi.

L’attività, iniziata con il monitoraggio, nei giorni precedenti i controlli, della movimentazione degli automezzi adibiti al trasporto di animali, per la maggior parte provenienti dall’est Europa, è proseguita con il fermo degli stessi,  prima che scaricassero gli animali, destinati anche ad industrie di macellazione.

Sono stati controllati  circa 900 capi ovini; i controlli, con l’ausilio di medici veterinari dell’ Asl di Latina, Servizio Igiene degli Allevamenti e produzioni zootecniche, appositamente allertati per verificare la compatibilità delle condizioni di salute degli animali con il loro trasporto, hanno accertato anche la morte di alcuni esemplari, avvenuta prima dell’arrivo a destinazione del mezzo.

La raffica di multe, elevata ad un autotrasportatore romeno, è scaturita da spazi non sufficienti ad assicurare ventilazione adeguata agli animali e la mancata possibilità di permettere movimenti naturali all’interno del semirimorchio. La Forestale ha inoltre accertato l’eccessiva densità di carico, causa di sofferenza inutile agli animali, che in particolare aveva compromesso la possibilità di riposo degli stessi, ostacolato la corretta termoregolazione, la verifica dello stato fisico/sanitario dei singoli animali e l’accesso al dispositivo di abbeveraggio ai singoli animali.

Ulteriori violazioni hanno riguardato la regolare tenuta del giornale di viaggio e la inidoneità del sistema del controllo di livello acqua, il tutto secondo quanto prescritto dalla normativa di settore, il D.Lgs. n. 151 del 2007, che detta la disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto  e le operazioni correlate.

Le suddette violazioni hanno comportato, come sanzione accessoria, il fermo amministrativo del veicolo sul quale erano stati caricati gli ovini, secondo quanto prescritto dalla legge.

Tali controlli si inseriscono in una più ampia campagna di attività posta in essere dal comando provinciale del Corpo Forestale, attraverso le strutture territoriali dipendenti e il proprio nucleo agroalimentare, atteso che, già dall’anno scorso, sono stati effettuati controlli in merito al benessere degli animali e alla tracciabilità di carni, in particolare ovicaprine, che hanno, tra l’altro, condotto al deferimento all’Autorità giudiziaria di titolari di aziende zootecniche per frode in commercio e contraffazione di prodotti recanti indicazioni geografiche tipiche di prodotti agroalimentari.