Sicuramente , visti i tempi che corrono , si può affermare che l’arte di arrangiarsi con quello che si ha a disposizione dovrebbe diventare materia di studio nelle scuole di ogni ordine e grado.
Oggi incontriamo Roberta . Lei non si definisce una creativa ma piuttosto una persona che riusa, riadatta , si arrangia appunto.
Sentite cosa dice precisamente di se stessa
D. Ti definisci una quasi creativa “struziante”. Parliamone.
Questo comporta una serie di zie e parentado vario che t’ insegna la buona e sana cucina
D. Secondo te, quanto è creativa la cucina?
La cucina è altamente creativa, crea scenari di gusto che nascono magari per caso o per errore e diventano successi inaspettati, si può sperimentare ed osare ma mantenendo sempre i giusti bilanciamenti.
Purtroppo alcune persone non pensano a questo e si creano ricette sbilanciate che, non solo sono poco gustose ,ma anche poco sane…
Come mamma devo essere perennemente creativa, in cucina per far mangiare di tutto a mia figlia senza problemi, nel vestirla perché rinnovo abiti delle cugine, nel crearle abiti a uncinetto o a maglia, nell’inventarmi nuovi giochi….
D. Sei una di quelle persone che sui social veicolano idee, attraverso la condivisione di quanto scoprono sul web. Quanto è gratificante per te questo ruolo?
D. Hai sogni chiusi in un cassetto che vorresti finalmente aprire?
D. Quale piatto ti viene meglio? Hai una ricetta della tua famiglia da condividere con noi?
- 1kg di farina
- 6 uova
- 4hg di zucchero
- 2hg di margarina
- 2 bicchieri di latte
- 1 bicchiere metà mistrà, meta vino bianco
- 3 bustine di lievito per dolci
- 1 limone grattugiato bio
il mistrà è un tipico liquore marchigiano, viene distillato in casa o commercializzato dalla ditta Varnelli
Battere a neve uova e zucchero in una boule, aggiungere la margarina a temperatura ambiente a tocchetti, il limone grattugiato, il latte e la miscela di vino bianco e mistrà e mescolare, infine versare pian piano la farina con il lievito setacciati, si otterrà un impasto liscio e denso.
Versare l’impasto in uno stampo a ciambella o in uno stampo per torte diametro 30cm, imburrato e infarinato, cuocere a 180°C per 45/50 minuti, fare sempre la prova stecchino, per avere certezza di cottura avvenuta 😉
Buon appetito!
Direi che questa torta va provata subito subito . Poi mi fate sapere se vi è venuta bene!
Prima di lasciarvi voglio mostrarvi ancora una foto che Roberta mi ha mandato . Peccato sia un po’ scura, ma volevo mostrarvela perché si tratta di un tappeto realizzato ad uncinetto utilizzando lacci per le scarpe fallati. Roberta , infatti, mi ha raccontato di lavorare in uno stringhificio e di aver pensato di riutilizzare le stringhe gettate perché difettose. Io la trovo un’idea fantastica
Mi ha anche raccontato che gran parte delle sue idee creative le vengono appunto al lavoro : ad esempio ricama con gli scarti della filatura…
Se non è creatività questa!
A me parlando con Roberta è soprattutto venuta una gran fame però. Provate a sbirciare nel suo blog e ditemi se non vi accade la stessa cosa …
Ed ora tra dolcezze e piatti fumanti vi lascio e vi auguro Buona Pasqua . Ci ritroveremo con un’altra fantastica creativa dopo le feste!
Trovate questa intervista anche sul mio blog.
Un grande abbraccio a tutti
Clelia