Latina, il Centro Donna Lilith presenta il libro “Il filo della memoria.1976-1986”

Sabato 16 aprile, alle 19, al Palazzo M di Latina, il gruppo Memoria e Ricerca del Centro Donna Lilith presenta il libro “Il Filo della memoria. 1976-1986”. Un viaggio nel tempo che ripercorre, attraverso il lavoro fatto dal Laboratorio di Scrittura, il cammino del movimento femminista a Latina, fino ad arrivare all’apertura del Centro Donna Lilith nel febbraio 1986. Una figura storica per la città che rappresenta da sempre un punto di riferimento per le donne vittime di violenza o lasciate sole. Un impegno incessante, tutto al femminile che da trent’anni combatte la violenza di genere e punta a salvaguardare il diritto delle giovani generazioni al rispetto reciproco, attraverso una crescita culturale e sociale dove tutti sono chiamati a fare la propria parte. Un percorso lungo e difficile, per il quale c’è ancora tanto da fare, ma che ha già raccolto importanti frutti, grazie al lavoro dell’associazione che in questi anni ha messo insieme un bagaglio di esperienza e competenze da destinare a chi continuerà sulla stessa strada e con altrettanti obiettivi da raggiungere.

Trent’anni di attività

La presentazione del testo, che si inserisce tra gli eventi del trentennale del Centro Donna Lilith, sarà accompagnata dalla performance “Tettisura per voci ed azioni”, ideata e condotta dalla regista e performar Monica Giovinazzi, che ha coordinato e diretto il laboratorio di scrittura. La regista e che vive e lavora a Vienna, docente di teatro, dottore in lettere e studio di teatro e arti performative è anche operatrice culturale e regista per l’Istituto di Cultura Italiano a Vienna, oltre che presidente dell’associazione Raabe di Roma, città, dove ha fondato il Centro di Educazione Permanente per la Lotta contro l’Analfabetismo.

Lo spettacolo

La rappresentazione vede sette donne raccontare gli anni che vanno dal luglio ’76 al febbraio 1986. “E’ arrivato il momento di toccarle queste storie e rigirarsele tra le mani. Leggerle in sequenza o intrigarsi in uno dei percorsi possibili – si legge nella locandina – Le voci narranti del Centro Donna Lilith, le donne che daranno suono alle parole scritte sono: Patrizia Amodio, Anna Fiore, Patrizia Ciccarelli, Lorella Libanori, Franca Rasile, Maria Porporino, Daniela Truffo

Dal processo del Circeo

“Dopo, “Luglio ’76 – Parole Ricordi Memoria, per cambiare insieme”, che ricostruiva la memoria del cosiddetto Processo del Circeo – dichiara la professoressa Maria Marinelli, presidente del Centro Donna Lilith – abbiamo sentito l’esigenza di raccontare un decennio, gli anni tra il 1976 e il 1986, anni straordinari e fecondi: una sorte di Genesi femminista, il 1986, punto di arrivo di un percorso e di partenza di un altro, con la nascita del soggetto politico del Centro Donna Lilith. Questa estate, voglio ricordarlo, ricorrono i quarant’anni del processo del Circeo, occasione che vide le femministe di Latina, donne che sarebbero poi confluite tutte nel Centro Donna Lilith, compatte, insieme a gruppi di altre città e alla stampa, con giornaliste quali Natalia Aspesi, Elisabetta Rasy, chiedere giustizia per le donne massacrate, uccise e non solo quelle del Circeo. Questa nuova pubblicazione, la cui realizzazione, noi tutte, l’abbiamo vissuta come una profonda esigenza etica e morale, verso la Storia, verso noi stesse e verso le future generazioni, cui spetterà il compito di non disperdere il potere delle donne”.

La storia del femminismo a Latina

“Da parte del Centro Donna Lilith – continua Maria Marinelli – senza alcun atteggiamento nostalgico o autoreferenziale, modi d’essere a noi da sempre estranei, continueremo la tenace lotta perché non vada disperso il prezioso e comune patrimonio della nostra storia. La storia del femminismo a Latina.  Perdonate, se con un pizzico di orgoglio, rivendichiamo una conquista tangibile, conquista culturale e politica: l’interesse e le richieste di documentazione da Università, da giovani ricercatori e laureandi di molte parti d’Italia e anche dall’estero, impegnati in lavori e tesi di laurea che hanno come fulcro d’interesse la storia del nostro Centro e del femminismo a Latina. D’altra parte, senza ombra di dubbio, noi facciamo parte di quella realtà che uno storico come Eric John Ernest Hobsbawm ha definito l’unica vera rivoluzione del xx secolo: il femminismo”.

Il lavoro “nascosto” per proteggere le donne

“Con le nostre iniziative pubbliche, che affiancano l’intenso, costante e nascosto lavoro, per ovvie ragioni di sicurezza, della Casa Rifugio Emily, – sottolinea Maria Marinelli – che accoglie e cura donne e bambini vittime di violenza in famiglia, vogliamo sensibilizzare, tutti, sulla necessità di trovare e di infondere il coraggio di raccontarsi, per vincere il disagio, la paura, il buio che avvolge le vittime e le lascia isolate nella rete di violenza. La nostra associazione è nata, certo, per portare avanti una lotta di genere ma, auspichiamo che possa allargarsi al concreto supporto di quella parte sana del mondo maschile. Per riuscire in questa importante battaglia culturale, oltre che sociale, il Centro Donna Lilith ritiene fondamentale il ruolo della stampa come lo fu quarant’anni fa durante il processo del Circeo”.