Crisi a Sabaudia, Gervasi mena a destra e a manca: modus operandi inaccettabile

Giada Gervasi

Avrà luogo il 29 aprile il prossimo Consiglio comunale di Sabaudia con all’ordine del giorno la sentenza relativa alla lottizzazione Papi per i relativi adempimenti, i Piani di utilizzazione aziendale e l’approvazione del Regolamento edilizio, modifiche e integrazioni. La convocazione senza l’esame della mozione di sfiducia al sindaco Maurizio Lucci, presentata il 5 aprile scorso, è considerata dal consigliere di opposizione Giada Gervasi, della lista Cittadini al lavoro, fuori norma. Per Gervasi, la mozione di sfiducia “doveva essere calendarizzata come primo punto all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale successivo alla sua presentazione, purché questo non avvenisse prima dei 10 giorni ed entro e non oltre i 30  giorni (in base al combinato disposto dell’articolo 72 del Regolamento del Consiglio Comunale  e dell’articolo 52 del DLGS 267/2000)”.

Convocazione di Consiglio fuori norma

“Al contrario – attacca Gervasi -, il presidente del Consiglio ha convocato il Consiglio per il 29 aprile stabilendo un ordine del giorno su diverse questioni ad eccezione della mozione di sfiducia, disattendendo la normativa ed i regolamenti. Un comportamento, da parte del presidente del Consiglio, che non mi sarei mai aspettata. Ma la cosa ancora più grave è che per motivi di pseudo urgenza, si convoca un Consiglio con all’ordine del giorno punti che potevano essere approvati in precedenza. Ma come mai non si è provveduto ad inserire nell’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione il cui termine, ad oggi è fissato al 30 aprile? Perché i documenti completi di questo bilancio non ci sono ancora stati messi a disposizione e la Commissione Bilancio non è stata fissata. Ora si dirà che per il bene di Sabaudia i punti posti all’Ordine del  giorno del prossimo 29 aprile sono importanti, mentre il bilancio o la mozione possono passare in secondo piano”.

Perché non invocare l’urgenza anche per il bilancio preventivo?

A questo punto Gervasi pone una serie di interrogativi: “Convocare un consiglio e non inserire al primo punto all’ordine del giorno la mozione di sfiducia, perché? Perché calendarizzare questioni che il Consiglio avrebbe dovuto affrontare, giusta istruttoria, molti mesi prima? Perché tutti dimenticano che il 30 aprile doveva essere votato in Consiglio il Bilancio Preventivo 2016? Perché per il 30 aprile non è stato convocato il Consiglio per approvare il Bilancio Preventivo 2016, vista l’ approvazione in Giunta? Perché alla Conferenza dei Capigruppo la calendarizzazione del Bilancio Preventivo 2016 non è stata presentata?”.

In molti non hanno accolto il mio invito a dimettersi entro il 24 febbraio

Per il consigliere di Cittadini al lavoro le risposte a queste domande sarebbero evidenti. “Ma oltre porsi tutte queste domande e rimanere attoniti per la evidente forzatura messa in atto – conclude il consigliere in una nota stampa -,  si  contesta che questo momento così difficile per il Comune di Sabaudia è stato voluto da molti, mentre al contrario, se si fosse dato retta all’appello  del 14 febbraio 2016 della scrivente di far cessare la consiliatura entro il 24 febbraio 2016 (attraverso le dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri, ndr), rivolto a tutti i consiglieri e finalizzato ad andare alle elezioni a giugno 2016, molti problemi in meno oggi avrebbe la nostra città. Pertanto una secca critica al modus operandi, sempre uguale e sempre, passatemi il termine,  vecchia politica. Ai posteri l’ardua sentenza”.