Corradini: essere terracinese, non un dato anagrafico ma un onore che si dimostra ogni giorno

Gianluca Corradini
“Da alcuni giorni sento forte l’uso e l’abuso del termine ‘terracinese’ che accompagna la lunga campagna elettorale che stiamo vivendo da diversi mesi. Mi sembra assurdo che qualcuno si erga a fare una lista, una spartizione, una netta separazione tra i buoni e i cattivi, tra i bianchi e i neri, tra chi è dentro e chi e fuori, tra chi è degno e chi no”. Lo sfogo è del candidato a sindaco di Forza Italia Gianluca Corradini che aggiunge: “Essere di Terracina non è un bollino che si acquisisce alla nascita, ma è un onore che si conquista ogni giorno impegnandosi per la propria comunità, costruendo un futuro per se e per gli altri,  investendo sul territorio, creando imprese, facendo girare l’economia, aiutando chi ha più bisogno, prendendosi cura dei prodotti della nostra terra, del nostro mare, delle nostre spiagge. E’ accogliere i turisti che arrivano nella nostra splendida città con l’orgoglio di esserne parte, questo è essere terracinese. Terracina è sempre esistita, come entità vera e come popolo: con tante differenze ma con tante caratteristiche comuni. La storia di Terracina è una storia fatta di fede, di arte, di cultura ma anche di cucina. Di gente onesta che lavora e produce, che sa onorare e rispettare la propria terra dove sono nati i nostri figli. Gente che ha sempre rispettato i diritti e i doveri, chiedendo e dando rispetto.  Sventolare un puro dato anagrafico non serve, l’essere terracinese si dimostra ogni giorno alla luce di quanto si fa per la città ed è inutile quanto dannoso fare delle differenze. Bisognerebbe, piuttosto, fermarsi a ragionare e a fare una disamina su cosa e quanto si è fatto per Terracina quotidianamente ognuno nel proprio piccolo. La campagna elettorale durerà ancora poco più di un mese, spero che ci saranno temi diversi di cui discutere e su cui confrontarsi in modo costruttivo, piuttosto che continuare a parlare delle generalità anagrafiche”.