Latina, processo Don’t Touch: nove condanne e tre assoluzioni. Undici anni a Cha Cha

Costantino Di Silvio, detto Cha Cha, al momento dell'arresto

Undici anni a Costantino Di Silvio, detto Cha Cha. E’ questa la pena inflitta stasera dal collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Piefrancesco De Angelis e a latere Silvia Artuso e Fabio Velardi, a colui che nell’ambito dell’inchiesta Don’t Touch era stato considerato promotore dell’organizzazione criminale che attraverso l’usura e le estorsioni era arrivata a riciclare denaro sporco attraverso il metodo delle intestazioni fittizie. Il sodalizio si sarebbe avvalso anche di due elementi di punta: Carlo Ninnolino, investigatore della Squadra Mobile, già condannato con il rito abbreviato lo scorso 19 maggio (poi assolto in via definitiva), e Riccardo Pasini a cui oggi è stata inflitta stasera una pena di due anni e mezzo.

Il Tribunale ha condannato anche Gianluca Tuma, con pena di tre anni e quattro mesi: considerato dal Riesame come la mente occulta dell’organizzazione a delinquere, è stato invece assolto dall’aggravante associativa. Cinque anni di reclusione per Angelo Morelli, 6 anni per Davide Giordani, 2 anni e mezzo per il carabiniere di Aprilia, Fabio Di Lorenzo, 2 anni e 2 mesi per Alejandro Bortolin, 4 anni e mezzo per il romeno Ionut Necula, e 4 anni e mezzo per Alexander Prendi.

Assolti invece Dario Gabrielli, Adrian Costache, e Fabrizio Marchetto. Nel corso di questo processo di primo grado hanno rappresentato la pubblica accusa i pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro.

Qui le sentenze emesse al termine del rito abbreviato il 19 maggio scorso.