Aprilia, l’amministrazione civica sempre più isolata: l’intervento del segretario del PD Mammucari

La bagarre interna alle civiche che compongono l’esecutivo, con i consiglieri De Maio e Caissutti in cerca di una poltrona che scalpitano per un imminente rimpasto, pongono le basi per una riflessione politica da parte del segretario del PD Alessandro Mammucari, che in vista della tornata elettorale per le regionali del 2018, raccende i riflettori sull’isolamento istituzionale della giunta Terra, non in grado di garantire le giuste risposte alla città. “Apprezzabili le parole del capogruppo di Forum Pasquale De Maio- spiega il referente locale del PD- che attraverso l’intervista ad un noto giornale locale evidenzia la necessità per la città di Aprilia di una rappresentanza politica sovracomunale. L’isolamento amministrativo che oramai caratterizza Aprilia da anni, purtroppo, si evince sempre con maggiore forza relegando la città di Aprilia in una dimensione residuale rispetto alle molte città della regione Lazio che possono contare su una rappresentanza dirette presso l’Ente Regionale. Isolamento politico “inconcepibile” per una città che rappresenta la quarta realtà della Regione e che ha necessità complesse proprie della sua dimensione, nonché la forza per esprimere una valida candidatura Regionale. Basti pensare ai problemi che affliggono le periferie Apriliane, alle difficolta connesse al presidio sanitario locale, all’assenza di una linea diretta con la massima assise regionale, all’impossibilità di partecipare direttamente alle linee di sviluppo/finanziamento che la Regione pone in essere e poter quindi accendere i riflettori sulle necessità Apriliane”. Al di là delle critiche nei confronti delle civiche, Mammucari sottolinea anche le responsabilità dei partiti, che non hanno saputo negli anni creare i presupposti per l’elezione di un rappresentante regionale, mettendo così la quarta città del Lazio nelle condizioni di non avere nessun punto di riferimento ai piani più alti.  “Tra meno di due anni- aggiunge Mammucari-  ovvero nel 2018, saremo chiamati alle nuove elezioni regionali che porteranno alla scelta del Presidente della Regione e dei nuovi Consiglieri Regionali. In questi anni di Governo Zingaretti il giudizio sull’operato del Governatore della Regione resta positivo, si evince però sempre con maggiore forza la necessità di una linea diretta con l’Ente. Da troppi anni Aprilia, che è bene ricordare ancora una volta rappresenta la quarta realtà laziale, non elegge un suo rappresentante nella massima assise regionale, frutto di un’incapacità politica di saper costruire un percorso in grado di far emergere i presupposti necessari per proporre una candidatura in grado di saper vincere la sfida del voto.  Oggi, non possiamo più permetterci di commettere questo errore a due anni di distanza la politica Apriliana, sulla base degli errori del passato, deve essere in grado di saper porre le basi per poter vincere una sfida quale l’elezione di un Consigliere Regionale. Coinvolgere le migliori forze della città, le più vive ed attive realtà sociali ed associative in un progetto in grado di dare ad ogni angolo della nostra città attraverso un coinvolgimento civico fondamentale per dare forza ad un sogno che da solo i partiti locali non possono essere in grado di realizzare. Come Partito Democratico non possiamo più permetterci di aspettare l’anticamera delle elezioni per avanzare una proposta di candidatura all’interno di quello schieramento politico che in Nicola Zingaretti vede il suo leader naturale, e soprattutto non possiamo più ragionare all’interno delle chiuse stanze di una sezione senza aprirci alla città e al suo cuore pulsante troppo spesso lontano dalla vita politica Sarà una sfida difficile ed impegnativa che dobbiamo iniziare per consentire ad Aprilia di poter esprimere una candidatura regionale in grado di poter aspirare all’elezione di un Consigliere che all’interno di un progetto di sviluppo della Regione Lazio sia in grado di tutelare con maggiore attenzione le criticità storiche della nostra città. Per fare questo il primo passaggio è abbandonare l’idea di un’autosufficienza dei partiti e condivisione più ampia possibile di un progetto fondamentale per il futuro di Aprilia”.