Festival Pontino di Musica, tutti gli appuntamenti dello storico evento

Torna lo storico Festival Pontino di Musica in programma dall’8 al 31 luglio, con un ricco cartellone di concerti ospitati nella sede storica del Festival, il Castello Caetani di Sermoneta – in cui si svolgono anche i Corsi di perfezionamento e interpretazione musicale del Campus con giovani musicisti provenienti da tutto il mondo -, l’Abbazia di Fossanova a Priverno con la sua Infermeria, il Palazzo Baronale di Fondi, l’Oasi di Pantanello, attigua all’Oasi di Ninfa, il Chiostro di Sant’Oliva a Cori e l’Abbazia di Valvisciolo con il suo chiostro e il piazzale prospiciente.

«Con le sue 52 edizioni – ricorda Luigi Ferdinando Giannini, Presidente della Fondazione Campus Internazionale di Musica – il Pontino è oggi uno dei festival musicali più antichi della provincia di Latina. Nato negli anni Sessanta, esso può essere ascritto ai “lasciti” culturali di Lelia Caetani che lo avviò nel castello di Sermoneta, dedicandolo al padre Roffredo, con concerti di musica da camera tenuti da grandi musicisti e corsi destinati ai giovani. Non aver tradito quell’ispirazione iniziale ma l’essersi ugualmente trascurando le istanze della contemporaneità, costituisce forse una delle ragioni della longevità del Festival Pontino, che si presenta al pubblico con nuovi concerti, corsi strumentali e laboratori, prime esecuzioni, tavole rotonde, una mostra pittorica e due reading di teatro e musica, uno dei quali costituirà peraltro il momento conclusivo di un workshop cinematografico, dedicato al documentario musicale e teatrale, che si terrà per la prima volta nel castello di Sermoneta».

Dal jazz al grande repertorio classico, dunque, fino alla musica per film e alla musica d’oggi, il Festival si aprirà anche all’arte con la mostra Simbolo, sogno, mistero a cura di Carlo Fabrizio Carli e al teatro, con l’omaggio a Gioachino Rossini (31 luglio) affidato alle letture di Vittorio Emiliani e Lorenzo Lavia accompagnate dalla musica del pesarese, e la serata di teatro musicale con la pièce Morte di Galeazzo Ciano di Enzo Siciliano (30 luglio), a cura del regista Gianfranco Pannone che farà dialogare il testo (affidato all’attore Francesco Siciliano) con la musica di Petrassi. Come sempre, ai grandi solisti – dai musicisti dell’Accademia di Santa Cecilia a quelli del Teatro San Carlo -, e a ensemble internazionali quali il francese Quatuor Diotima, si affiancheranno i giovani talenti provenienti da tutto il mondo che scelgono Sermoneta come luogo di elezione per perfezionarsi.

Inaugurazione venerdì 8 luglio alle ore 21 al Castello Caetani di Sermoneta. Quest’anno il Festival ospita i giovanissimi musicisti dell’Orchestra Sinfonica Farnesina, espressione dell’omonimo istituto di Roma. Sarà diretto da Matteo Bettinelli, mentre Paolo Pollastri e Flavio Troiani saranno i due oboi solisti. Un programma popolare e composito, di brani famosi, da Vivaldi a Elgar.

Sabato 9 luglio alle ore 21 al Castello Caetani di Sermoneta l’appuntamento è quello, sempre molto atteso, con una grande pianista internazionale, docente di pianoforte ai corsi del Campus, Elissó Virsaladze, impegnata in un programma che prevede l’esecuzione di alcune pagine famose di Mozart, Schubert e Schumann.

Domenica 10 luglio alle ore 19.30 sono due giovanissimi talenti romani ad essere protagonisti del concerto al Castello di Sermoneta. Il diciassettenne violinista Ivos Margoni e Rodolfo Focarelli, classe 1992, propongono un programma che spazia fra Paganini, Brahms, Massenet, Kreisler, Čajkovskij e Sarasate.

Nel pomeriggio di giovedì 14 luglio (ore 18), nella ex chiesa di San Michele Arcangelo di Sermoneta è prevista l’inaugurazione della mostra d’arte Simbolo, sogno, mistero a cura di Carlo Fabrizio Carli che riunisce opere pittoriche di Rosetta Acerbi, Carlo Bertocci, Leonardo Caboni, Marco Calì, Massimo Livadiotti e Claudio Sciascia. Più tardi, alle ore 21, in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli, al Castello di Sermoneta il concerto del Quartetto d’Archi del Teatro che propone musiche del Novecento: Langsamer Satz di Webern, il Quartetto n. 8 di Šostakovič e di Ravel il Quartetto in fa maggiore.

Venerdì 15 luglio ci si sposta al Chiostro di Sant’Oliva a Cori alle ore 21.30 per una serata di “Jazz, classica e altro” con Ialsax Quartet (composto dai sassofonisti Gianni Oddi, Filiberto Palermini, Alessandro Tomei e Marco Guidolotti) con brani celebri da Gershwin a Piazzolla, da Duke Ellington a Dizzy Gillespie.

Sabato 16 luglio si ritorna al Castello di Sermoneta alle ore 21 con il concerto affidato a Alessandro Carbonare e Désirée Scuccuglia, clarinetto e pianoforte, in un programma che prevede musiche di Poulenc, Pasculli, Bartók, Iturralde e Kovacs.

Domenica 17 luglio il Festival si sposta all’Infermeria di Fossanova dove alle ore 19.30 l’Orchestra d’Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta di Luigi Piovano, proporrà musiche di Nicola Piovani, La vita è bella, e di Nino Rota – La strada, Giulietta e Romeo, Amarcord -, ossia lavori che hanno fatto la storia della musica per il cinema italiano. Ma di Rota si ascolterà anche un raro Concerto per archi e di Morricone Gabriel’s oboe, mentre aprirà il programma la celeberrima Serenata in sol maggiore K. 525 “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart.

Come da tradizione, anche quest’anno il Festival promuove la produzione e l’ascolto di nuove musiche e la riflessione sulle tematiche relative alla musica contemporanea. Venerdì 22 luglio al Castello di Sermoneta, nell’ottica di confronto tra scrittura classica e contemporanea per quartetto, si terrà alle ore 10 una tavola rotonda sul tema Contemporaneità e classicità: il quartetto d’archi oggi, alla quale parteciperanno compositori e critici. Alle ore 18 si parlerà di una “Proposta di un polo archivistico musicale” con la presentazione del protocollo d’intesa tra la Fondazione Adkins Chiti – Donne in musica e la Fondazione Campus Internazionale di Musica, incontro presieduto da Mauro Tosti-Croce, Direttore della Sovrintendenza Archivistica del Lazio. A seguire, alle ore 20, nelle scuderie del Castello, sarà presente uno dei più importanti quartetti della scena musicale contemporanea: il Quatuor Diotima, che celebra quest’anno il ventesimo della sua fondazione. Presenterà una prima italiana di Gérard Pesson (Quatuor à cordes n. 2 “Bitume” del 2008), Indicio, una prima mondiale di Mikel Urquiza,Vistant Voices di Toshio Hosokawa (2013) e una prima italiana di Alberto Posadas.

Il giorno dopo, sabato 23 luglio (ore 21), sempre al Castello Caetani, nuovamente sarà il Quartetto francese a presentare un programma che prevede una prima parte contemporanea con due brani di Alessandro Solbiati (in prima assoluta) e Stefano Gervasoni e una seconda parte in cui sarà eseguito il Presto für Streichquartett di Schoenberg, affiancato dal Quartetto per archi n. 16 in fa maggiore op. 135 di Beethoven.

Domenica 24 luglio alle ore 21 il Festival, seguendo la sua vocazione di portare la musica in luoghi di pregio per mettere in relazione la musica con gli spazi, propone un curioso concerto “ornitologico” nel Parco di Pantanello a Cisterna di Latina, non lontano dall’Oasi di Ninfa, con il pianista Alfonso Alberti, in programma nella splendida area rinaturalizzata di Pantanello, con musiche di Couperin, Ravel e Messiaen, e una prima esecuzione di Martino Traversa, in un singolare rapporto fra musica e natura a più voci, quella del pianista e musicologo, e quella diversissima e ugualmente necessaria dell’ornitologo Ugo Faralli. All’esecuzione di Oiseaux tristes dai Miroirs, fa seguito quella dell’omonimo brano di Martino Traversa (1960), scritto per un recente progetto ideato dal pianista Francesco Prode: musiche d’oggi pensate esplicitamente in dialogo con i cinque Miroirs di Ravel. Seguono Le rossignol en amour, La linotte effarouchée, Les fauvettes plaintives e Le rossignol vainqueur tratte dal XIV Ordre del 1722 di Couperin; in chiusura, dal Catalogue d’oiseaux di Messiaen La rousserolle effarvatte. Il concerto è organizzato in collaborazione con la Fondazione Roffredo Caetani e la LIPU.

Martedì 26 luglio alle ore 21.30, il Festival torna al Palazzo Baronale di Fondi, ove Giulia e Francesco Buccarella, rispettivamente al violino e al pianoforte, eseguiranno pagine di Dvořák, Grieg, Brahms, Saint-Saëns e Kreisler.

Il Festival si sposta all’Abbazia di Valvisciolo con due concerti il 28 e 29 luglio: nel Chiostro giovedì 28 luglio (ore 21) l’armonica diGianluca Littera dialogherà con l’Ensemble Project Strings Quartett nel Divertimento for Harmonica and String Quartet di Gordon Jacob e nel Quintet for Harmonica and String Quartet di James Moody, insieme a musiche di Piazzolla. Venerdì 29 luglio nel piazzale antistante l’Abbazia (ore 21), torna dopo il grandissimo successo dello scorso anno, la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Ceciliadiretta da Simone Genuini che proporrà musiche assai popolari di Beethoven, Rossini, Čajkovskij, Borodin, Bernstein e Britten.

Gli ultimi due appuntamenti del Festival si aprono all’incontro fra musica e teatro. Sabato 30 luglio, alle ore 21, nel Castello di Sermoneta, sarà realizzato un progetto di teatro/musica curato dal regista cinematografico Gianfranco Pannone, che vedrà la musica di Petrassi dialogante con il dramma di Enzo Siciliano Morte di Galeazzo Ciano, un reading teatrale-musicale in prima assoluta, con la collaborazione di artisti del Teatro Due di Parma, la partecipazione dell’attore Francesco Siciliano e del Rest Ensemble. Petrassi e Siciliano, due grandi figure della cultura italiana, hanno in modo diverso avuto assiduità anche con il territorio pontino e con il Festival, che così li ricorda. Da ricordare anche che il regista Gianfranco Pannone, collegandosi alla serata teatrale, tiene nell’ambito del Campus un workshop sul tema “Tra musica, teatro e cinema – Documentare un evento musicale e teatrale dalla preparazione all’evento”.

Domenica 31 luglio a Fossanova alle ore 21 il Festival si chiude nel nome di Rossini. La serata si intitola Pensa alla Patria. Gioachino Rossini, musicista, fra Rivoluzione e Restaurazione e sull’impianto già sperimentato del reading Petrassi-Siciliano, Vittorio Emiliani(giornalista, saggista, autore della vasta biografia Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini) e l’attore Lorenzo Lavia, figlio d’arte, leggeranno alcuni passi dall’epistolario del musicista pesarese, mentre un quartetto di giovani musicisti – formato da Cesare Zanfini e Caterina Coco violini, Dagmar Bathmann violoncello e Angel Luis Martínez Pérez contrabbasso – eseguirà le Sonate a Quattro. Lo spettacolo prende spunto dal fiasco clamoroso del Barbiere di Siviglia avvenuto duecento anni fa, il 20 febbraio 1816, al Teatro Argentina di Roma, e ripercorre le tappe salienti di una carriera inimitabile, alla scoperta del Rossini giovane figlio che si affaccia timidamente nel mondo della musica lirica, fino al silenzio che ha caratterizzato la sua vita, all’indomani del trionfo del Guillaume Tell a Parigi, nel 1829, ad appena trentasette anni.

Non mancano infine i due concerti, previsti l’11 e il 13 luglio nelle Scuderie del Castello Caetani, dedicati ai “Giovani artisti del mondo”, in cui protagonisti sono i giovani musicisti del Campus, in varie formazioni, guidati dai loro docenti di riferimento.