Latina, una panchina rossa per dire no ai femminicidi. La proposta di Valore Donna

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

L’associazione di Latina Valore Donna torna a sensibilizzare i cittadini e le istituzioni locali sulla piaga dilagante del femminicidio, anche attraverso iniziative che attualmente sono in corso in altre città italiane, come quella promossa dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di San Ferdinando di Puglia, intitolata “Nessuna di Noi” insieme per dire no al femminicidio, di cui sarà madrina d’eccezione Maria Grazia Cucinotta, e alla quale prenderà parte anche la presidente dell’associazione pontina, Valentina Pappacena.

“Ho chiesto già diverse settimane fa al sindaco Damiano Coletta, di fare pitturare una panchina di piazza del Popolo di rosso – afferma la Pappacena – così come sta già succedendo in tante altre città italiane, come simbolo della lotta di tutta Latina contro il femminicidio. Una panchina rossa facilmente realizzabile, e a costo zero, per dire ancora una volta no alla violenza sulle donne. Per contrastare questo fenomeno – aggiunge ancora Valentina Pappacena – occorre coinvolgere istituzioni locali e nazionali, Enti, associazioni, forze dell’ordine e tutti i soggetti operanti sul territorio. Il primo passo dovrà essere quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle donne stesse, che devono imparare a fare rete ed essere sensibilizzate così da riuscire a carpire da subito quali sono i comportamenti che devono fare allarmare perché anche un semplice schiaffo tra fidanzati non deve essere accettato”.

L’iniziativa segue quella realizzata recentemente con successo che ha riguardato le scritte sulle vetrine dei negozi del centro di Latina, al fine di ricordare le tante vittime di femminicidio. “Dall’inizio del 2016 in Italia sono state 57 le donne uccise a causa di moventi passionali. Madri, sorelle, figlie, mogli, nel 40,9% dei casi ammazzate da uomini di cui si fidavano: compagni, fidanzati, mariti o ex. Una strage silenziosa quasi senza fine – spiega l’associazione – L’esperimento delle scritte sulle vetrine a Latina è riuscito perché le persone si sono fermate a leggere, hanno riflettuto e discusso di questo pericoloso fenomeno che non può e non deve riguardare solo le famiglie toccate da queste tragedie. Il femminicidio – aggiunge ancora Valentina Pappacena – deve essere un problema di tutti noi. Ci sono sindaci di altri comuni che mi hanno contattata perché hanno intenzione di fare lo stesso scrivendo pensieri per le donne uccise sulle vetrine delle loro città e di questo ne sono orgogliosa. Ora mi piacerebbe però allargare il discorso e coinvolgere anche il Comune di Latina”.

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